Nel corso del recente convegno Aios-Anbi di Vercelli sulle tecnologie di irrigazione, l’intervento più seguito è stato quello di Claudio Gandolfi. Talmente seguito che, dopo la nostra pubblicazione, i social si sono scatenati sostenendo che non tocca agli agricoltori porre rimedio al cambiamento climatico ma ai consorzi irrigui. In particolare la Lomellina è “insorta” su questo spinoso argomento, con commenti pubblici e privati (via whatsapp).
L’IRRIGAZIONE DI PRECISIONE PER CONTRIBUIRE ALLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Dal canto suo, il docente del Università Statale di Milano ha dichiarato che le crisi idriche succedutesi hanno evidenziato la necessità di agire anche sui metodi irrigui per migliorarne l’efficienza, «contribuendo, insieme ad altri interventi, a fronteggiarle Attraverso una combinazione di buone pratiche, sostenute da tecnologie avanzate, è infatti possibile ottenere notevoli miglioramenti della precisione con cui gli apporti irrigui sono applicati su campo con i metodi tradizionali, riducendo significativamente i volumi irrigui utilizzati». Tesi difficilmente contestabili. Ma oggi possiamo dire di più. Anzi, possiamo fornirvi il draft della sua relazione che elenca i metodi e le tecnologie irrigue su cui si sta facendo ricerca. Potete scaricarla qui: GandolfiC-AIOS-20240423
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