Anche all’Ente Nazionale Risi si lamentano: si semina troppo poco, il mercato chiede pi riso italiano e i risicoltori sono troppo cauti. I sondaggi promossi come ogni anno dall’ente pubblico del settore parlano chiaro. In primavera la superficie seminata a riso nel nostro Paese crescer dell’1,24%. Per quanto possa sfavillare il rendimento, il mercato non trover quindi abbastanza materia prima per soddisfare la domanda di riso italiano. Le variet pi gettonate quest’anno sono i Comuni (il Balilla e i suoi fratelli guadagnano pi di cinquemila ettari, con un +12,56%, provocando un vero e proprio boom dei tondi), il Vialone Nano (+13,45%), il Baldo (+11,07%) e l’Arborio (+9,18%), cio, rispettivamente, i risi utilizzati come materia prima dall’industria dolciaria e le variet da risotto, le pi pregiate. All’aumento di queste ultime fa riscontro per una flessione di altre variet destinate al mercato interno: Roma (-23,21%) e S.Andrea (-2,74%) e il risultato finale comunque che i lunghi A nel complesso perdono il 2,43%. Un vero tonfo si annuncia invece per Ariete-Drago e Loto (entrambi a -8,8%). Complessivamente, se i sondaggi fossero confermati dall’investimento effettivo, la risaia italiana passerebbe tra qualche mese da 224.015 a 226.800 ettari.
«GIU’ LE MANI DA EST SESIA»
Confagricoltura: delibere di Regione Piemonte e Regione Lombardia che portano al Commissariamento di Est Sesia inopportune