La produzione Sapise è salva e lo stesso dicasi per le attività di ricerca, ma gli uffici amministrativi di Borgo Vercelli sono stati devastati dall’onda di piena che nella notte tra il 2 e il 3 ottobre ha funestato il Vercellese. Una piena così (leggi l’articolo) nessuno se la ricordava dal ’68 e per questo Carlo Minoia, quando, a fatica, ha raggiunto il centro ricerche, temeva il peggio: centocinquanta metri di argine e un ponte polverizzati dall’onda di piena autorizzavano a disperare.
I danni dell’alluvione alla Sapise
«Per fortuna l’acqua si è fermata al pian terreno – ci dichiara il direttore di Sapise (Sardo Piemontese Sementi) – e il materiale relativo all’attività di ricerca, dalle celle al raccolto, non sono stati raggiunti dall’acqua. Anche i nuclei ubicati al centro ricerche, poiché si trovano in campi limitrofi sono salvi». Se Sapise, al di là delle immagini apocalittiche contenute nel video che segue, si è salvata, il bilancio dell’alluvione vercellese è pesantissimo. Un morto, il quaronese Samuel Pregnolato, e danni incalcolabili a strade, ponti, infrastrutture, aziende ed edifici pubblici e privati.
Crollato il ponte di Romagnano, che unisce il novarese a Gattinara. Nel capoluogo, al Cervetto e ai Cappuccini ci sono cortili trasformati in laghi, auto e piani bassi delle case sommersi, danni infrastrutturali rilevanti. Il tutto causato da precipitazioni eccezionali sul Piemonte, con punte di 630 millimetri a Sambughetto (Verbania), 610 a Piedicavallo (Biella) e 580 millimetri a Limone Piemonte (Cuneo) in 24 ore. Il valore di pioggia giornaliera ragguagliato sull’intera regione ha superato il record storico della serie dal 1958: il fiume Sesia ha superato livelli mai raggiunti in oltre 100 anni. Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme al Governatore ligure Giovanni Toti, ha firmato una lettera congiunta trasmessa al Governo per chiedere lo stato d’emergenza.
Intanto continuano ad arrivare in redazione notizie e video relativi all’alluvione nel vicino Pavese, come questo che vi proponiamo.
La preoccupazione di Confragricoltura Pavia
Una situazione che Confagricoltura Pavia sintetizza così: in 18 ore sono caduti fino a 600 mm di acqua, pari a 600 litri per metro quadrato, un evento senza precedenti se si considerano la breve durata e le altezze di pioggia.
La piena della Sesia ha determinato gravi danni nel tratto terminale prima della confluenza con il Po. Tra Palestro, Rosasco, Langosco, Candia e Breme sono migliaia gli ettari di terreno allagati. Ingenti le perdite di raccolto là dove non era ancora stato mietuto il riso o raccolta la soia e l’acqua ha sommerso quasi completamente le piante.
Da una prima sommaria stima si teme che i danni ai raccolti e alle infrastrutture agricole e irrigue possano arrivare a 10 milioni di euro per la sola Lomellina, nelle prossime ore, al calare delle acque, potrà essere fatta una più attenta stima.
Numerosi i corsi d’acqua che, invece di allontanare le portate, hanno agito da immissari viste le altezze d’acqua della Sesia stessa, che all’idrometro di Palestro ha raggiunto il livello record di 6,64 m alle ore 10 di sabato 3 ottobre e che quindi rigurgitava nella rete allagando le campagne.
Dove possibile, terminati i raccolti, sono stati gli stessi agricoltori, dimostrando una volta ancora il loro attaccamento alla comunità e al territorio, a favorire l’allagamento delle stoppie o dei boschi così da laminare e attenuare gli effetti di questa disastrosa alluvione pur esponendo a danni i propri terreni.
Un fenomeno straordinario con danni gravissimi che, auspichiamo, porti all’immediata richiesta della calamità naturale.
A Palestro, durante il sopralluogo del direttore di Confagricoltura Pavia, si è notato come l’acqua, fenomeno mai riscontrato prima, sorgesse anche dalla falda superficiale probabilmente per la violenza dell’evento o per fatti di recente accadimento, un fenomeno che necessita di approfondimenti anche con riferimento all’intero areale della Sesia nell’intorno e agli eventi di recente accadimento e alle modifiche introdotte.
Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre si sono verificati poi gravi allagamenti nel Comune di Langosco, che si sono protratti per l’intera giornata di domenica con gravi danni ai raccolti, alle coltivazioni ancora in campo e a gran parte del centro abitato.
Proprio nella giornata di oggi, domenica 4 ottobre, giungono notizie di gravi danni al sistema irriguo principale con la conseguente disattivazione e la necessità di interventi urgenti nella stagione invernale per non compromettere la prossima stagione estiva.
In Lomellina è in corso il censimento dei danni alle aziende, ai raccolti e alla rete infrastrutturale sia viaria sia irrigua: il quadro che emerge è di gravi danni diffusi in tutti i comuni colpiti dall’evento.
Da una prima analisi dei dati emerge come la Sesia a Palestro abbia raggiunto il livello record di 6,64 metri, mentre le precipitazioni sul bacino della Sesia hanno superato, come già indicato, i 600 mm. Alleghiamo alcuni grafici esemplificativi acquisti sul sito di Arpa Piemonte.
Il Lago Maggiore ha visto poi un incremento record con afflussi eccezionali e una portata di piena sul Ticino, che potrebbe cagionare danni alle derivazioni irrigue.
Confagricoltura Pavia è attiva con tutte le sue strutture centrali e di zona per fornire il necessario supporto a tutte le imprese agricole associate e a tutto il mondo agricolo così da superare questa drammatica fase soprattutto nei Comuni della Lomellina occidentale.
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