Il Consiglio d’amministrazione dell’Est Sesia approverà il 23 marzo un regolamento che, quando, come adesso, la portata dei canali è ridotta al 30%, assicurerà alla Lomellina il 20% della risorsa irrigua dell’acqua disponibile dopo aver assicurato il quantitativo necessario alle turnazioni e al Novarese il 10%. Se invece c’è il 40% si lascia alle code 20% delle dispense, che sono molti metri cubi in più.
GLI ULTIMI SARANNO I PRIMI
Il ragionamento, par di capire, è che bisogna prima di tutto portare acqua alle code, cioè ai tratti terminali della rete, in Lombardia. Anche facendo saltare gli accordi con l’Ovest Sesia: il regolamento, infatti, prevede la disattivazione del barraggio automatico del Canale Cavour che mantiene la risorsa idrica a monte, in territorio vercellese.
Si tratta di un accordo che tiene in piedi la Coutenza ma è evidente che in tempi di guerra gli accordi valgono quel che valgono. E le chiavi del barraggio le ha in mano l’Est Sesia. In Cda c’è un certo dibattito ma anche una sostanziale compattezza sulla linea di Camillo Colli (foto grande), il presidente. Il quale ha ridisegnato il comprensorio irriguo in otto blocchi, che servono a organizzare la turnazione delle acque. Turni da otto giorni (lunedì/lunedì) e qualche perplessità di chi si trova nei blocchi più grandi, visto che l’acqua potrebbe non farcela ad arrivare in fondo, nel tempo limite. Non diffondiamo il regolamento perché è ancora una bozza e non vogliamo alimentare polemiche. La dirigenza di Est Sesia ci assicura che ci illustrerà tutto a tempo debito.
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