A breve inizieranno i controlli delle aziende nell’ambito della Condizionalità dei pagamenti diretti della PAC. Gli agricoltori sono tenuti dal Regolamento CE n.1782/03 e dalle successive modifiche introdotte dal Regolamento CE 73/09 a rispettare i Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e a mantenere i terreni in Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (BCAA), al fine di poter beneficiare dei pagamenti diretti.
Si ribadisce che ad ogni non conformità rilevata in sede di controllo corrisponde il mancato accesso agli aiuti PAC e PSR. Gli aspetti di maggiore rilevanza per i controlli, interessanti i settori della compatibilità ambientale, dei prodotti sanitari e del benessere animale, si distinguono infatti in:
- CGO, cioè i Criteri di Gestione Obbligatori: si tratta di 18 atti comunitari che riguardano la sicurezza alimentare, la salute delle piante e il benessere animale, definiti ai sensi del Regolamento CE n.1782/03 e successive modifiche introdotte dall’allegato II del Regolamento CE 73/2009.
- BCAA, cioè il mantenimento delle Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali: in questo caso si tratta di 5 norme nazionali riportate nell’allegato III del Regolamento CE 73/2009. Gli interventi riguardano la protezione del suolo mediante misure idonee, il mantenimento di livelli di sostanze organiche del suolo mediante opportune pratiche agricole, la protezione della struttura del suolo, il mantenimento dell’ecosistema, la lotta al deterioramento degli habitat, la protezione e la gestione delle risorse idriche.
Il vademecum sui controlli
Si riporta di seguito il vademecum relativo ai controlli in azienda ed alla documentazione da esibire al momento del controllo, suddiviso per misure ed obiettivi, con approfondimenti specifici per il settore risicolo.
Per l’area CGO1 – “Protezione delle acque dall’inquinamento da nitrati”
I controlli in azienda di quest’area interessano il rispetto delle dosi massime di azoto (N) consentite per coltura (MAS): nel caso del riso, per una resa di riferimento pari a 7 t/ha, l’apporto massimo di azoto è fissato a 160 Kg/ha. Va inoltre garantito il rispetto della dose massima di 170 kg di azoto da refluo per ettaro (ZVN) o di 340 kg di azoto da refluo per ettaro (ZNVN); verrà inoltre verificato il rispetto dei divieti invernali temporali di fertilizzazione, della distanza di 5 metri dai fossi per le distribuzioni dei fertilizzanti, della distanza di 5 metri dalle scoline, 30 metri dai corsi d’acqua per quanto riguarda i cumuli di letame in campo; le verifiche verteranno anche sull’interramento dei reflui zootecnici e del digestato entro 12 ore dalla distribuzione.
Per l’area BCAA1 – “Fasce tampone lungo i corsi d’acqua”
I controlli verificheranno la presenza di fasce tampone inerbite (3 o 5 metri) lungo i corsi d’acqua, sul piano campagna e a ridosso del ciglio di sponda ed appureranno il rispetto del divieto di fertilizzazione delle fasce tampone.
Per l’area BCAA2 – “Utilizzo acque ai fini irrigui”
Le verifiche di quest’area riguarderanno la presenza di pozzi autorizzati con concessione e il pagamento del consorzio di bonifica.
Per l’area BCCA3 – “Protezione acque sotterranee da inquinamento da sostanze pericolose”
Sarà indagata la presenza di rifiuti pericolosi, che vanno conservati in contenitori impermeabili e stoccati in luoghi protetti; sarà esaminata la presenza di rifiuti abbandonati lungo fossi, scoline e strade di accesso e sarà esercitata la verifica tecnica del serbatoio carburante che dovrà essere dotato di bacino di contenimento e della tettoia di protezione e che non dovrà presentare perdite.
Per l’area CGO2 – “Conservazione habitat uccelli selvatici” e CGO3 – “Conservazione habitat naturali” (solo per le aree SIC – Siti di Importanza Comunitaria)
Si applica alle ZPS (Zone protezione speciale) e alle aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria). L’UTR acquisisce informazioni dagli enti gestori parco e ZPS per verificare se l’azienda ha avuto provvedimenti sanzionatori. In azienda, verifica delle condizioni di siepi, filari e alberi isolati che non devono essere stati tagliati senza autorizzazione. Limitatamente alle aree SIC, la verifica appura anche l’assenza di eventuali escavazioni in zone umide e l’utilizzo di fanghi di depurazione.
Per l’area BCAA7 – “Mantenimento di siepi, filari, alberi isolati, sistemazioni idraulico-agrarie”
Il controllo appurerà l’integrità degli elementi caratteristici del paesaggio, quali siepi, filari e particolari sistemazioni idraulico-agrarie.
Per l’area CGO4 – “Sicurezza alimentare”
La verifica verterà sulla presenza in magazzino di sostanze pericolose, sulla presenza di una stanza/armadio riservati ai fitofarmaci, sui tempi di carenza relativi all’utilizzo dei fitofarmaci, nonché sulla presenza di un sistema ordinato di fornitori e destinatari dei prodotti (es. elenco fornitori e destinatari, oppure copia delle fatture in ordine cronologico).
Per l’area CGO10 – “Immissione in commercio e utilizzo prodotti fitosanitari”
Altri elementi oggetto di controllo riguardanti quest’area sono le dosi distribuite rispetto a quanto previsto in etichetta, l’impiego dei prodotti fitosanitari su colture ammesse, il rispetto dei tempi di carenza, l’effettuazione del controllo funzionale, a cadenza quinquennale, delle barre irroratrici e degli atomizzatori presso un centro autorizzato, la presenza dispositivi di protezione (DPI) e la presenza di un sito di stoccaggio a norma.
La documentazione per i controlli
Di seguito la panoramica della documentazione che deve essere presente in azienda, da esibire al momento del controllo:
- Ultima comunicazione nitrati (presentata entro il 1° aprile 2020), firmata dal produttore e dal tecnico, con allegati cartografici (CGO1);
- Registro delle fertilizzazioni compilato (CGO1);
- Planimetrie delle strutture di stoccaggio (CGO1);
- Eventuali contratti di cessioni/acquisizioni di reflui zootecnici (CGO1);
- Eventuali documenti di trasporto dei reflui zootecnici derivanti da cessioni/acquisizioni (CGO1);
- Copie delle fatture d’acquisto dei concimi e dei fertilizzanti azotati (CGO1);
- Eventuale prospetto dei concimi chimici giacenti in magazzino (CGO1);
- Registrazione dell’azienda ai sensi del Reg. n.183/2005 sui mangimi, presentata sul portale della Regione Lombardia, Siarl (area CGO4);
- Patentino fitofarmaci in corso di validità, anche per le aziende biologiche (area CGO10);
- Registro dei trattamenti compilato (entro 30 giorni dal trattamento) e firmato dall’utilizzatore e dal produttore (per la Misura 10, utilizzare l’apposito registro); per le aziende con più di 150 ettari di SAU sono obbligatori la tenuta del registro dei trattamenti in formato elettronico e il successivo invio alla Regione dei dati in formato elettronico entro il 31 gennaio dell’anno successivo (area CGO10);
- Copie delle fatture di acquisto dei prodotti fitosanitari con relativi moduli d’acquisto (area CGO10);
- Deleghe scritte, fatture del contoterzista, schede firmate dal contoterzista (area CGO10);
- Prospetto delle giacenze iniziali e finali (area CGO10).
Autore: Milena Zarbà