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DUE PESI, DUE MISURE

da | 14 Mar 2023 | NEWS

mercati riso

Nella mattinata di ieri presso, il Centro Ricerche sul Riso dell’Ente Risi a Castel D’Agogna (PV), Cia – Agricoltori Italiani ha organizzato un incontro sui temi caldi della risicoltura. Tale occasione ha visto la partecipazione del presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, e del direttore di Ente Nazionale Risi, Roberto Magnaghi. (avviso)

«CREDO NELLA POSSIBILITÀ DI REINSERIRE UN DAZIO ALLE IMPORTAZIONE DAI PMA»

Riassume per noi i temi trattati Giovanni Daghetta, coordinatore nazionale del Gruppo di interesse economico (Gie) per il riso di Cia. «La mattinata ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Cia di tutte le principali provincie risicole e del presidente nazionale Fini. Egli ha espresso il suo appoggio per l’iniziativa che stiamo portando avanti, insieme agli altri rappresentanti di categoria. Questa riguarda il rinnovo del regolamento Spg (sistema di preferenze tariffarie generalizzate), relativo alle importazione dai Pma. Si sta lavorando per l’inserimento di una clausola automatica, che possa inserire un dazio alle importazioni da tali Paesi, tra cui figurano Cambogia e Myanmar. Non sarà facile ottenerla, vista la minoranza dei produttori di riso a Bruxelles e l’opposizione delle nazioni del nord. Io, tuttavia, penso che lavorando di concerto e trovando sinergie con gli altri Paesi tale risultato si possa raggiungere, cosa che mi auguro accada».

«L’UE SEMBRA USARE DUE PESI E DUE MISURE»

«Ritengo che tale strumento sia fondamentale anche alla luce delle richieste sempre più stringenti dell’Ue ai risicoltori. Queste sono molto più limitanti rispetto alle legislazioni dei Paesi sopracitati. In tal senso si inserisce anche l’assurda proposta europea di alzare il limite di residualità del triciclazolo nel riso lavorato. Questa scelta è utile solo per il riso importato. Da noi tale molecola è proibita da tempo, essendo stata dichiarata la sua pericolosità per l’ambiente. Una decisione di questo tipo, inoltre, sembra andare in direzione opposta rispetto al tema reciprocità, più volte sottolineato nella presentazione del Farm to Fork tanto caro a Bruxelles. Ancor di più in questo momento, quando vediamo i limiti di residualità di alcuni elementi considerati pericolosi fissati a valori inferiori rispetto agli standard internazionali.

Insomma pare proprio che l’Ue usi due pesi e due misure: eccessivamente severa con i propri agricoltori e molto permissiva con i produttori dei paesi terzi! Inaccettabile per chi, come noi risicoltori, è da sempre fortemente europeista!».

«COME EST SESIA PENSIAMO ALLA TURNAZIONE»

«Ultimo tema toccato la disponibilità d’acqua – continua Daghetta, che ricopre anche il ruolo di consigliere di Est Sesia -. Le preoccupazioni per la prossima campagna si acuiscono di giorno in giorno. Attendiamo con ansia che il Governo definisca la o le nomine dei commissari per l’emergenza idrica, e, sopratutto, i poteri loro attribuiti. Auspichiamo che tale ruolo riesca a coordinare una gestione che si preannuncia complessa. Per fronteggiarla , come Est Sesia, stiamo discutendo un regolamento da attuare in caso di carenza estrema. Tale documento, in discussione in questi giorni, potrebbe prevedere la turnazione del servizio tra le diverse zone servite dal consorzio irriguo. Dovrebbe anche prevedere, tuttavia, le linee guida per una necessaria ricarica delle falde, senza la quale risulta molto arduo fare irrigazione nel nostro territorio quand’anche avessimo tutta la competenza dalle fonti di approvvigionamento principali. Entro la fine di marzo o al massimo entro Pasqua, Est Sesia riunirà l’assemblea dei delegati per prendere delle decisioni in merito». Autore: Ezio Bosso.

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