La seduta di borsa di Mortara chiude una settimana di mercato in cui, ad eccezione di Vialone Nano (leggi l’ultima analisi), i listini rimangono perfettamente immobili. Quello emesso venerdì mattina, inoltre, si riferisce a due settimane di contrattazione, non essendo stato pubblicato la scorsa settimana. La stabilità dunque si mostra caratteristica del mercato da ormai alcune sedute, da quando le riserie hanno ripreso a comprare in modo più consistente. (Ma c’è una novità…)
GLI SCAMBI PROSEGUONO
L’interesse delle industrie, tuttavia, rimane focalizzato maggiormente su alcuni comparti. Questi si scambiano maggiormente ma, in generale, i compratori appaiono disponibili all’acquisto di pressoché tutto il risone. Il collocamento prosegue quindi nel migliore dei modi, come dimostrato da un bollettino trasferimenti (vedi) da cui emerge che il trasferito settimanale è vicino alle 36.000 tonnellate, valore maggiore del 20% rispetto alla media abituale di 30.000. L’andamento sopra la media registrato nelle ultime settimane sta permettendo anche alle giacenze di ridimensionarsi, allineandosi con i valori dei tre anni precedenti proposti dall’analisi fornita da Ente Risi. Le voci che rimangono vicine ai massimi delle campagna passate sono relative ai tondi ed ai lunghi A.
Nel primo caso sappiamo che questo è per lo più legato ai tondi generici. Per questi risi a pesare, inoltre, vi sono prospettive di semina in deciso aumento. Tali fattori stanno frenando il mercato di questi gruppi varietali, per i quali però non si prospettano deprezzamenti. 45 €/q lordi, proposti a Vercelli, rimangono il riferimento, con possibilità di ottenere qualcosa in più per varietà più apprezzate come Sole. I tondi da sushi, Centauro e Selenio, al contrario, sono poco disponibili, cercati dai trasformatori e con prospettive di semina in calo. Pur considerando questi fattori anche in questo caso le valutazioni restano stabili e le voci di apprezzamento, ventilate la scorsa settimana, non sembrano concretizzarsi per il momento.
LUNGHI A A DUE VELOCITÀ
Nei lunghi A le maggiori problematiche continuano a registrarsi per il mercato interno. Per questi risi il dato espresso dal bollettino trasferimenti va interpretato, comprendendo anche i gruppi Baldo e S. Andrea che risultano meno disponibili e più trasferiti rispetto agli altri. I gruppi Arborio, Carnaroli e Roma sono quelli dove di riso da vendere pare essercene ancora in abbondanza rispetto alle annate precedenti. Nelle ultime settimane il contesto è migliorato, in seguito al forte deprezzamento visto nei mesi scorsi, e gli scambi sono aumentati per tutti i comparti portando alla stabilità dei prezzi. A spingere la domanda vi sono anche prospettive di semina in calo, fortissimo per Roma e ancora da definire con certezza per gli altri due. Nell’ultima settimana la notizia è il buon interesse per il gruppo Roma, per lo più sulla base dei 58 €/q lordi proposti dal bollettino di Mortara.
I lunghi A da parboiled vedono l’interesse della domanda stabile, non elevato alla luce di prospettive di semina in forte aumento e una disponibilità trasferibile non deficitaria. Il mercato all’esportazione, a cui sono in gran parte dedicati, è tornato in linea con le scorse campagna per la seconda settimana consecutiva, secondo i dati proposti da RisoNews. Una situazione stabile, dunque, da cui rimane separato Cl 007, risone che è riuscito ad inserirsi nel mercato estero dedicato ai chicchi grossi, trovando nuova linfa. Infine, sempre buona la richiesta per il sempre meno disponibile lungo B, a 50 €/q lordi. Il contesto internazionale più che migliorare pare in peggioramento e questo potrebbe consolidare il buon mercato per i risi “indica” registrato nelle ultime settimane. Autore: Ezio Bosso.
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