Circa 680.000 agricoltori spagnoli possono presentare, a partire dal 1° febbraio e fino al 30 aprile, la domanda unica di aiuti diretti della Politica Agricola Comune (PAC) per la campagna 2021, una volta pubblicati i regolamenti comunitari e nazionali. Lo conferma una nota del Ministero dell’Agricoltura.
L’importo totale di questi aiuti ammonta a 4.860 milioni di euro, che potranno essere pagati sotto forma di anticipi a partire dal 16 ottobre e il saldo a partire dal 1° dicembre.
Come presentare la domanda unica per la PAC in Spagna
Per mezzo della domanda unica, il produttore può richiedere tutti gli aiuti che gli possono corrispondere in una sola volta. Come negli anni precedenti, la domanda unica deve essere presentata all’autorità competente della Comunità Autonoma in cui si trova l’azienda o la maggior parte della sua superficie. Nel caso in cui non abbia una superficie fisica, la domanda deve essere presentata nella Comunità Autonoma in cui si trova il maggior numero di animali.
In questo senso, e come nel 2020, sarà incoraggiata la presentazione telematica delle domande per facilitare il loro trattamento, soprattutto tenendo conto delle restrizioni di mobilità esistenti in ogni territorio per far fronte a Covid-19. A questo proposito, è di grande importanza compilare correttamente la domanda, così come presentarla entro i termini stabiliti, al fine di evitare possibili sanzioni o addirittura il mancato ricevimento dell’aiuto.
Il tipo di aiuto diretto che può essere richiesto è stabilito nel Decreto Reale sull’applicazione dei pagamenti diretti all’agricoltura e all’allevamento, pubblicato nel dicembre 2014 e modificato il 26 gennaio 2021. Questo regolamento stabilisce i requisiti necessari per essere ammessi a ciascun aiuto e le informazioni minime che la domanda unica deve contenere.
Inoltre, con il regio decreto approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 26 gennaio, viene assicurato un quadro stabile per gli agricoltori e gli allevatori spagnoli, in modo che continuino a ricevere gli aiuti della PAC durante gli anni 2021 e 2022, senza cambiare le condizioni di ammissibilità degli stessi rispetto al periodo 2014-2020.
Quali sono gli aiuti da richiedere
Gli aiuti che possono essere richiesti nel 2021 comprendono i regimi di aiuto disaccoppiato, ma anche il pagamento di base agli agricoltori (“regime di pagamento di base”), il pagamento per gli agricoltori che applicano pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente (“pagamento verde”), il pagamento supplementare per i giovani agricoltori che iniziano la loro attività agricola, il pagamento del regime per i piccoli agricoltori.
I regimi volontari di sostegno accoppiato, in applicazione dell’articolo 52 del regolamento (UE) 1307/2013, comprendono anche gli aiuti accoppiati per la coltivazione del riso.
Per quanto riguarda il regime di pagamento di base, come nelle precedenti campagne, gli agricoltori potranno conoscere il valore dei loro diritti di pagamento di base per la campagna 2021 attraverso la consultazione pubblica creata a tal fine sul sito web della FEGA .
Aperta la presentazione delle domande per lo sviluppo rurale
Il 1° febbraio si è aperto anche il termine per la presentazione delle domande di pagamento delle misure di sviluppo rurale, incluse nell’ambito del sistema integrato di gestione e controllo (fondamentalmente aiuti per superficie e per il bestiame), la comunicazione di trasferimento dei diritti al pagamento di base e la domanda di diritti per la Riserva Nazionale del Pagamento di Base. Quest’ultima è principalmente orientata verso i giovani agricoltori e i produttori che stanno entrando nell’attività agricola, e che hanno una formazione e una qualifica adeguata per essere ammissibili alla Riserva di pagamento di base.
Quest’ultima è principalmente orientata ai giovani agricoltori e a quei produttori che stanno entrando nell’attività agricola, e che hanno una formazione e una qualifica adeguata nel campo agricolo.
Per facilitare la compilazione della domanda unica e tenendo conto che tutti i richiedenti di aiuti devono presentare la cosiddetta “dichiarazione grafica”, in conformità con il Sistema di Informazione Geografica per l’Identificazione degli Appezzamenti Agricoli (SIGPAC), di tutti gli appezzamenti agricoli dell’azienda, il Ministero dell’Agricoltura mette a disposizione dei richiedenti le informazioni necessarie attraverso l’accesso al SIGPAC, attraverso il suo sito web (www.mapa.es), il sito web della FEGA (www.fega.es) o i siti web delle Comunità Autonome.