Argomento complesso quello relativo ai contributi assicurativi scaturiti dalla misura 17 del Psr, dicevamo nell’articolo tecnico che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi. Ma cosa pensano davvero della procedura irta di difficoltà le confederazioni agricole? Sul tavolo c’è il tema dei rimborsi finali, che quest’anno a causa dall’ammontare dello stanziamento utile per evadere i pagamenti, si sta dimostrando insufficiente.
Nelle settimane scorse Confagricoltura ha richiamato l’attenzione dei parlamentari locali sui ritardi e sulla bassa percentuale di pagamento dei contributi assicurativi, relativi alla domanda 2020, alle imprese agricole da parte di Agea, affermando che: «Il Comitato di Sorveglianza del Psr 2014/2020, riunitosi lo scorso 24 novembre, ha esaminato lo stato di attuazione della misura 17, arrivando a concludere che per coprire il fabbisogno finanziario, verificato da Ministero e Agea, servono 370 milioni di euro, una cifra molto più elevata di quanto sia stato stanziato a priori.
L’ultima annualità del periodo di programmazione, infatti, – continua il comunicato di Confagricoltura- è stata stabilita in 160 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 26 milioni di euro derivanti dalle economie di altri bandi del Piano. Ministero e Agea hanno assicurato che provvederanno comunque e regolarmente con l’erogazione dei pagamenti, utilizzando le risorse stanziate e già disponibili per la campagna 2021 e contano di procedere all’integrazione entro il primo semestre 2021. Confagricoltura ha suggerito al Ministero di anticipare parte delle risorse derivanti dal periodo di transizione prima dell’avvio della nuova programmazione, attivandosi affinché l’erogazione del contributo intervenga al più tardi entro il primo bimestre del 2021».
CIA Pavia sul PSR per le assicurazioni
Davide Calvi, presidente di Cia Agricoltori Italiani Pavia, in merito a questo tema ha di recente espresso una richiesta alle istituzioni in cui afferma: «Il ministero intervenga per alzare la quota ristoro delle assicurazioni: con una copertura del 28% siamo lontani dal riconoscimento stabilito da Piano assicurativo agricolo, che prevede un riconoscimento del 60% / 70% del costo di polizza secondo le scelte dell’agricoltore. Apprendiamo con disappunto della mancata copertura della quota agevolata destinata alle polizze per la tutela delle coltura agrarie.
La disponibilità, comunicata da Agea, del solo 28%, non è un ristoro sufficiente per un settore che, oltre alla crisi determinata dal Covid-19, non smette di fare i conti con i danni da calamità naturali. Probabilmente ci sono state valutazioni errate nella gestione delle richieste di pagamento e quindi non proporzionate alle reali disponibilità di cassa per il 2020, ma a ciò occorre subito porre rimedi». Secondo Cia Pavia al settore assicurativo va riconosciuta la giusta priorità, su cui garantire non solo un costante miglioramento della capacità di spesa del Paese, ma anche una più idonea ridistribuzione delle risorse con maggiore coinvolgimento delle aziende.
Quanto accaduto, aggiunge Cia Pavia, non giova a un’attività di sana promozione e informazione tra gli agricoltori circa l’opportunità di assicurare l’azienda. «Il settore agricolo soprattutto in questo periodo ha bisogno di sostegno e garanzie- ha concluso Calvi-La nostra organizzazione è impegnata nella tutela del patrimonio degli imprenditori agricoli ed è importante il nostro intervento di sensibilizzazione». Al momento, non rilascia dichiarazioni, al riguardo, la Coldiretti. Autore: Ezio Bosso
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