«La situazione delle importazioni di riso a dazio zero dalla Cambogia e Myanmar continua a preoccupare fortemente l’Associazione delle Industrie Risiere Italiane»: inizia così il report dell’Airi diffuso al termine dell’incontro tra il presidente Mario Francese (foto piccola), accompagnato dal direttore Roberto Carrière, e il viceministro del Mise, Carlo Calenda. «Airi ha denunciato questa situazione sin dall’autunno 2013 e continua una azione di sollecitazione delle Amministrazioni competenti affinché le importazioni siano regolamentate ripristinando condizioni di equilibrio del mercato» recita la nota che usa il termine “puntigliosa” per descrivere l’analisi fatta da Francese a Calenda, il quale, recentemente, si era espresso positivamente sulle concessioni al Vietnam che penalizzeranno il riso italiano. «Il Presidente Francese ha sostenuto con forza la necessità di ripristinare un dazio dai Paesi Meno Avanzati, quale unico elemento che possa dare garanzie agli agricoltori, eventualmente anche un dazio ridotto, al fine di mantenere comunque una preferenza a questi Paesi, in cui la politica Comunitaria ha deciso di promuovere lo sviluppo economico. Il Vice Ministro ha fatto presente che il ripristino dei dazi all’importazione potrebbe non essere accettata dalla maggioranza qualificata del Consiglio dei Ministri UE, ma, prendendo consapevolezza del serio pericolo che corre il settore del riso italiano, ha espresso l’intenzione di richiedere immediatamente un intervento della Direzione Generale Trade che consenta un contingentamento nettamente inferiore ai volumi attuali delle importazioni da Cambogia e Myanmar» sostiene l’Airi, la quale ha consegnato al governo un report articolato che siamo in grado di farvi leggere integralmente. Per scaricare il documento clicca QUI. (31.07.2015)
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