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DOMANDA UNIFICATA SIGC AL VIA

Domanda unificata

La circolare AGEA del 28 Marzo 2025 n. 26280 ha aperto la possibilità di presentare le richieste per in contributo relativo alla domanda unificata interventi SIGC – campagna 2025 (contributi PAC 2025).

«In base a quanto disposto dall’l’art. 7 del DM 4 agosto 2023 n. 410739 gli Organismi pagatori possono stabilire, a norma del citato art. 3 del Reg. (UE) 2022/1173, che le domande per i seguenti interventi siano integrate in un’unica domanda di aiuto (domanda unificata)»:

  • a) pagamenti diretti, di cui al titolo III, capo II del Reg. (UE) 2021/2115 ( domanda PAC generica);
  • b) interventi di sviluppo rurale, di cui al titolo III, capo IV, articoli 70, 71 e 72 del Reg. (UE) 2021/2115.

DOMANDA UNIFICATA ANCHE PER LE MISURE DEL VECCHIO SVILUPPO RURALE

La domanda unificata può applicarsi anche alle misure dello sviluppo rurale della vecchia programmazione 2014-2022. A questi si aggiungono gli interventi basati sulle superfici nel settore vitivinicolo secondo quanto disposto al titolo III, capo III, sezione 4, del regolamento (UE) 2021/2115». Nel 2025 sarà possibile presentare un’unica domanda sia per l’adesione al contributo PAC “generale” che per le specifiche misure dell’ex PSR.

IL FASCICOLO AZIENDALE

La circolare precisa inoltre che:« il fascicolo aziendale, come indicato nella circolare AGEA n. 67143 del 12.09.2023, è elemento essenziale e imprescindibile per tutti i procedimenti amministrativi. Il fascicolo aziendale è la base del sistema di presentazione delle domande di aiuto di riferimento per i Fondi FEAGA e FEASR, per aiuti nazionali e regionali in materia agricola. Inoltre, questi due servono anche al rilascio di attestazioni e iscrizioni ad albi in ambito agricolo (relative al settore vitivinicolo, a titolo esemplificativo e non esaustivo)».

E’ di primaria importanza il cosi detto “fascicolo aziendale”. Fascicolo detenuto dalle associazioni o dai consulenti che gestiscono le domande di contributi per conto delle aziende agricole e costituito da tutta una serie di documenti che caratterizzano l’azienda.

IL BIO

Ai fini delle notifiche del biologico e del sistema di gestione del SQNPI (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata):«le informazioni contenute nel Piano di Coltivazione Grafico possono essere utilizzate rispettivamente per generare in automatico la notifica grafica del biologico, per la precompilazione del registro SQNPI, gli interventi della Gestione del Rischio (grandine, ecc.) e qualsiasi ulteriore aiuto nazionale in agricoltura. Ciò al fine di evitare inutili duplicazioni dichiarative relative al medesimo “poligono grafico della parcella agricola”. Quest’ultimo, se già presente nel fascicolo aziendale, può essere associato ai procedimenti amministrativi di tutte le domande degli interventi a superficie comunitarie e nazionali».

POLIGONO GRAFICO DELLA PARTICELLA AGRICOLA

Quindi tutti quelli che sono i contributi erogati a favore delle aziende agricole avranno un’unica base in così detto “poligono grafico della particella agricola”. Il poligono non corrisponde più alla particella catastale, (anche se si basa sulla stessa) ma viene ricavato dall’attività di compilazione del tecnico all’atto della presentazione della domanda o basandosi su dati precedenti. E’ evidente che le due cose, pur essendo simili, potrebbero non corrisponde. Molte associazioni hanno consigliato ai loro iscritti di fotografare le coltivazioni, in modo da disporre di documentazione evidente in caso di contenzioso derivante da una non corretta interpretazione.

SCADENZA 15 MAGGIO

«Per la campagna 2025 il termine di presentazione della Domanda Unificata è pertanto il 15 maggio 2025. È possibile presentare una domanda di modifica o di ritiro ai sensi dell’art. 7 del Reg. (UE) n. 2022/1173.

Le domande iniziali, ai sensi dell’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 42 del 17 marzo 2023, possono essere presentate con un ritardo di 25 giorni civili rispetto al termine previsto del 15 maggio. In tal caso, l’importo al quale il beneficiario avrebbe avuto diritto se avesse presentato la domanda entro il prefissato termine di scadenza, viene decurtato dell’1% per ogni giorno di ritardo».

Negli scorsi anni tuttavia le Regioni hanno concesso una proroga in quanto i tempi sembrano oggettivamente molto stretti.

FOCUS ZOOTECNICA

Seguono poi alcuni elementi di novità per quanto riguarda il pagamento delle aziende zootecnia. Sono esempi la riduzione dell’antimicrobico resistenza e il benessere animale (Eco-schema 1, sia per il livello 1 -“riduzione dell’antimicrobico resistenza” che il livello 2 – “adesione al Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (SQNBA) con pascolamento”) che poco riguardano i cerealicultori.

POMODORO

«Dal 2025, l’agricoltore che intende richiedere il sostegno accoppiato per il pomodoro da trasformazione è tenuto ad utilizzare materiale di propagazione certificato, appartenente a varietà iscritte nei Registri delle Varietà o nel Catalogo comune europeo. Resta la possibilità, in caso di difficoltà di trovare seme certificato, di fare ricorso a materiale di propagazione proveniente da sementi della categoria standard o in autorizzazione provvisoria alla vendita (APV). Ciò è possibile quando si è al secondo anno consecutivo di autorizzazione. Le aziende biologiche possono utilizzare sementi convenzionali qualora quelle in forma biologica non siano disponibili sul mercato». E’ evidente che si tratta della stessa normativa già conosciuta dai risicoltori per quanto riguarda le sementi certificate di riso.

 

IMPOLLINATORI

Da ultimo le indicazioni che riguardano una pratica prevista anche per gli scorsi anni, poco diffusa in risicoltura: “la coltivazione di specie adatta al nutrimento degli impollinatori, nota anche come Eco-schema 5 o “Pagamento per misure specifiche per gli impollinatori”.

La misura aveva suscitato numerose polemiche. Infatti, la misura è dotata di un finanziamento di ammontare economico non altissimo provocando una erogazione di premi molto bassi. Premi non ancora definiti per la campagna scorsa (si parla di 100 €/ha per chi ha utilizzato la misura come “superficie a riposo” e 200 € /ha per gli altri, ma i dati non sono definitivi).

Anche per quest’anno la circolare prevede la possibilità di utilizzare la superficie destinata a coltivazioni per impollinatori (fino al 4% della superficie richiesta a premio) come “terreni a riposo”.

Come per lo scorso anno, quindi per calcolare i terreni a “riposo” è possibile utilizzare sia terreni normalmente utilizzati come seminativi, sia terreni in cui sono presenti:«elementi caratteristici del paesaggio creati ex novo sui seminativi, quali stagni, boschetti, fasce alberate e alberi isolati, siepi e filari» recita la circolare AGEA.

L’USO DI SEMENTE CERTIFICATA

Anche per le “mellifere” è tuttavia imperativo acquistare la semente certificata delle specie destinate alla copertura dei terreni e i cui “cartellini” di certificazione andranno allegati alla domanda.

Nelle aziende che intendono avvalersi della superficie “a riposo” può essere un’ alternativa. Il Dott. Daniele Rattini dello Studio Associato AGRI.BIO, nota ditta di Pavia che gestisce le richieste di contributi degli agricoltori dichiara: «Non ho ancora potuto approfondire le indicazioni della circolare AGEA. Tuttavia, non mi pare presenti particolari diversità rispetto a quella dello scorso anno».

OCCHIO ALLA REGISTRO ELETTRONICO

Poche sono le novità sempre se sarà confermato lo slittamento al 2026 del “Registro elettronico dei trattamenti di difesa e concimazione” per le aziende. Autore: Franco Sciorati

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