A partire dalla campagna 2015 entra in vigore la nuova riforma della PAC. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali stabilisce che Agea, sentiti gli organismi pagatori, definisca il livello minimo di informazioni da indicare nella domanda unica, nell’ambito delle novità legislative che consentono una significativa semplificazione del sistema dichiarativo. Quella che presentiamo è la circolare emanata da Agea: contiene le istruzioni per la compilazione e la presentazione della domanda unica di pagamento nella campagna 2015. Per scaricare il documento clicca QUI. Intanto, il Mipaaf ha reso noto di aver raggiunto un accordo con le Regioni sull’attuazione in Italia della Politica agricola comune 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro, «mantenendo l’impegno di chiudere entro maggio» come ha detto Martina. Tra le principali decisioni, la ripartizione degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lasciando il 4% delle risorse al pagamento di base. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria), olivicoltura. Per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro. Il perimetro dei soggetti beneficiari della Pac, con allargamento della “black list” ed esclusione dai contributi delle banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari. Riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. In tale ambito è stato valorizzato al massimo il lavoro in quanto dal taglio saranno esclusi i costi relativi alla manodopera, salari stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola; Misure di sostegno per le aree svantaggiate e di montagna, per le quali è stata individuata una diversificazione delle condizioni per essere considerati agricoltori attivi e un premio differenziato per il latte di montagna. È stato anche stabilito che nel 2016 verranno effettuate verifiche sull’operatività e sull’attuazione delle nuove misure, alla luce anche delle scelte che verranno compiute dagli altri partner europei. (24.03.15)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.