Mercato che conferma la sua tendenza al rialzo su molte voci dei listini emessi ma stranamente non caricati sui siti dedicati in Piemonte (a Vercelli è la seconda settimana che ciò accade).
PIEMONTE: LEADER SELENIO, ARBORIO CRESCE
La crescita sembra rallentare. Ad esempio a Novara nel mercato di lunedì salgono solo i risi da interno ed il sempre più leader del mercato Selenio (+25 €/t, min 670 €/t max 700 €/t). Riguardo ai primi, Roma pareggia Baldo a min 450 €/t e max 465 €/t, facendo segnare +30 €/t (Baldo +10 €/t). Bene Arborio e similari (+15 €/t, min 495 €/t e max 515 €/t). Piccolo passo in avanti di Carnaroli, di appena 5 €/t. Seduta del martedì a Vercelli che conferma l’ottimo stato di forma di Selenio, che partiva dalla quotazione fissata a Novara ed è stato in grado di effettuare un ulteriore passo avanti di 15 €/t. Scarica qui la tabella prezzi 1/2/2022.
Bene in generale tutti i tondi pagati 65 €/t a prezzo ivato, anche se sembra che la domanda sia meno insistente rispetto alle scorse sedute. Gloria +40 €/t come S. Andrea, che si allineano alle quotazioni dei gruppi Roma e Baldo (rimasti invariati in questa seduta). Buona crescita anche per tutto il gruppo Arborio e similari, ora a min 497 €/t max 525 €/t, facendo segnare una variazione di +25 €/t.
MILANO: CORRE VIALONE NANO
A Milano molte variazione al rialzo ma quasi tutte di 10 €/t. Maggiori scostamenti si registrano nei tondi: in particolare per Selenio +40 €/t, i tondi generici +50 €/t e Sole CL +25 €/t. Continua anche l’ascesa di Vialone Nano, oggi quotato a min 865 €/t e max 935 €/t ma ormai spesso pagato 1000 €/t, seppur con pagamenti più lunghi. Sorprendono rispetto alle altre sedi i lungo A da parboiled, che crescono solo qui arrivando a min 470 €/t e max 490 €/t, quindi superando i 50 €/q al lordo dell’Iva. Scarica qui la tabella prezzi 1/2/2022.
DOMANDA E OFFERTA SI RINCORRONO ANCORA
In generale si registra un mercato vivace dal punto di vista delle quotazioni. Vivacità di difficile interpretazione. La domanda sembra allentare la sua morsa, nonostante si siano verificati ancora crescite su molte voci dei bollettini. Va sempre considerato che l’offerta è sempre molto risicata, come si evince dal resoconto relativo ai trasferimenti fornito dall’Ente Risi. Resoconto che mostra dal +6% al +10% di prodotto per il quale è stato emesso un buono di trasporto rispetto alle precedenti tre campagne. Questa carenza è ancor più marcata, come ormai consueto, nel gruppo dei tondi. Per questi, infatti, si registrano prezzi veramente alle stelle in tutte le sale di contrattazione.
Come spiegato nel primo paragrafo, le compravendite con pagamenti lunghi (90-120 giorni) parlano di 65 €/q (prezzo ivato) per quasi tutti i tondi generici (ad eccezione di Terra CL a 60 /q), con Selenio a 75 /q ormai stabilmente. Bene anche i lunghi A da parboiled, che mantengono gli andamenti delle scorse sedute, 50 €/q al lordo dell’Iva e varietà di pregio a 60 €/q (quest’ultimo valore non viene registrato nei bollettini). Si registra contemporaneamente una battuta d’arresto per l’indica (nonostante la quotazione, difficilissimo da vendere a 45 €/q, prezzo ivato). Si tratta di una tendenza per certi versi attesa, visto il prossimo arrivo della merce importata in seguito al decadimento della clausola di salvaguardia. Nel mercato interno il prezzo massimo di Baldo e Cammeo (47,5 €/q + Iva) è stato speso solo da un paio di compratori a Vercelli, idem dicasi per Barone.
VERCELLI: LA PAROLA AI MEDIATORI
Commenta la seduta odierna il noto mediatore vercellese Alessandro Barberis. «Il mercato è ancora caratterizzato da continui rialzi di prezzo. Gli aumenti generalizzati sono sempre guidati dalle varietà del gruppo Tondo. I movimenti di prezzo delle settimane passate sulle varietà dei Lunghi A tipo Ribe hanno poi causato un “effetto domino” su molte altre varietà, come Cammeo, Barone e S. Andrea e similari, ormai tutte sintonizzate sulla stessa lunghezza d’onda. L’ulteriore conseguenza è stata un incremento di prezzo anche per Arborio e Carnaroli, compresi i loro similari. Difficile sapere se i prezzi possano ancora crescere o meno. Va considerato che tali aumenti di prezzo sulla materia prima sono stati accompagnati da un forte aumento dei costi di produzione, anche se i risicoltori devono ancora fare i conti a livello pratico con questo andamento. Anche nell’industria di trasformazione si sono visti enormi aumenti dell’energia elettrica, degli imballaggi e dei trasporti. Certamente gli attuali prezzi importanti del risone, giustificati dai motivi sopra indicati, prestano il fianco a prospettive di import in crescita. Per tutto il 2021 sino ad oggi i costi elevati di trasporto e logistica hanno inciso pesantemente sugli import di merce extra Ue.
«La crescita però dei prezzi nazionali e i paventati ulteriori aumenti rendono il prodotto extra Ue nuovamente competitivo, nonostante i costi dell’importazione citati non siano molto cambiati. Tutto ciò riguarda certamente le varietà del gruppo Lungo B, ma prossimamente potrebbe interessare anche le varietà del gruppo Tondo. La situazione di mercato attuale, piuttosto inusuale e dalla difficile interpretazione futura, sta inoltre fortemente condizionando i contratti di coltivazione proposti per il raccolto 2022 e di conseguenza anche il piano di semine delle aziende agricole, che potrebbe presentare un forte squilibrio a favore di alcuni gruppi varietali rispetto ad altri.»
NOVARA: LA PAROLA AI MEDIATORI
«Nella seduta di lunedì abbiamo applicato qualche piccolo aggiustamento alle quotazioni – spiega il mediatore novarese Adelio Grassi. In particolare, era doveroso quotare Selenio 70 €/q, avendo registrato anche delle compravendite a 75 €/q al lordo dell’Iva ma con pagamento a 90 giorni (ossia più lungo dei canonici sessanta a cui si fa riferimento nell’emissione dei bollettini). Sono stati applicati rincari anche nei lunghi A da interno. In particolare, Baldo, Roma, Arborio ed in lievissimo modo Carnaroli. Si arresta l’ascesa dei lunghi B, sintomo di un’euforia dei prezzi che sta scemando, vista sia la poca offerta sia una maggiore tranquillità sul fronte della domanda. Prevedo che la situazione di stallo possa protrarsi nei prossimi giorni.»
Vincenzo Antonino, consulente Cap Nord-Ovest, fornisce il suo punto di vista esterno alle contrattazioni, spiegando: «Continua la forte richiesta del gruppo merceologico a granello tondo, che continua a migliorare le quotazioni. In netta crescita anche i valori espressi alle voci S. Andrea, Baldo, Roma e similari che, se si accetta un pagamento a lunga data di scadenza, hanno raggiunto stabilmente i 500 €/t. In generale ritengo si possano definire buone anche le quotazioni di tutte le altre varietà.» Autore Enzo Bosso