La domanda continua a premere ma di riso in borsa merci non sembra essercene molto, soprattutto per il mercato interno. Questo porta a nuovi apprezzamenti ufficiali a listino, ancor più marcati di quanto annunciato la scorsa settimana dagli operatori (LEGGI) .
SIMILARI A QUOTA 100
Le nuove quotazioni raggiungono i loro massimi a Vercelli con Novara che si allinea a valutazioni pregresse e si mostra maggiormente cauta negli apprezzamenti come di consueto. Selenio approda ai 60 €/q lordi già ventilati a partire da martedì scorso. Le industrie si mostrano disposte a spendere tale cifra in virtù di una disponibilità prevista inferiore alle ultime campagne. Questa rischia di essere ancor meno delle attese viste le difficoltà degli ultimi mesi a cui si potrebbero aggiungere problemi di qualità, come spiegato nella scorsa analisi.
Il gruppo Carnaroli raggiunge i 100 €/q lordi per Classico ed i 95 €/q lordi per i similari ma in diversi casi di scambio e ufficialmente nel pomeriggio a Milano, il cui listino é stato reso pubblico nella mattinata di oggi, questi valori vengono superati. I similari raggiungono i 100 €/q lordi mentre Classico va addirittura oltre. Questa cifra, come nel caso del gruppo Arborio, sembra essere il massimo sforzo degli acquirenti in questo frangente per risi che sono e saranno poco disponibili in questa campagna, come noto.
Gli altri gruppi varietali restano stabili. L’offerta continua a non mettere molta merce in vendita, confidando in futuri apprezzamenti e riscontrando un raccolto in molti casi meno produttivo del previsto. In sostanza sembra che quest’anno lo spazio nei magazzini sia sufficiente quasi per tutti, nonostante gli ettari a riso siano cresciuti del 7,6%, raggiungendo e superando i 226mila ettari. La domanda si sbilancia maggiormente per i risi di cui si è già certi di avere meno disponibilità e per i quali non esistono sostituti esteri completamente all’altezza. Per risi che si presume non mancheranno, come i tondi generici, i lunghi B ed i lunghi A da parboiled, la poco offerta si equilibra con poca domanda, portando a listini invariati.
COME SI DEFINISCONO I LUNGHI A DA PARBOILED: LA VARIETA’ DIVA PV
Unico riso che i risicoltori sembrano vendere con più insistenza è Diva PV, la varietà più coltivata nell’ultima campagna appartenente al gruppo dei lunghi A da parboiled. Per questo riso di recente è nata una dicitura dedicata in tutti listini, attraverso un aggiornamento che non ha portato a definizioni univoche tra le varie sedi e che a Vercelli ha avuto più modifiche successive. Questo ha creato confusione tra i risicoltori, come appreso da diverse segnalazioni giunte in redazione. Facciamo chiarezza.
La vecchia dicitura Loto e similari (relativa ai risi dal granello più apprezzato tra i lunghi A da parboiled/export, identificati quasi del tutto dalla griglia Ribe nel Registro Varietale) è oggi CL 007-Leonardo in tutte le sedi (declinato singolarmente o diviso come a Vercelli). I vecchi Tipo Ribe e “Dardo, Luna e similari” (che raggruppavano le varietà meno pregiate dello stesso comparto) sono oggi identificati alla voce Diva PV in tutte le sedi. Questa a Milano e Mortara è comprensiva di tutte le varietà, a Vercelli e Novara identifica solo Diva stesso, mentre gli altri risi (come Dardo e Ronaldo) vedono una voce a loro dedicata. Tale voce in questo momento non ha una valutazione univoca, con Vercelli che la equipara ai granelli più pregiati e Novara a Diva PV. Autore: Ezio Bosso.
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