Listini stabili a Novara e Vercelli, con la sola eccezione del gruppo Baldo che raggiunge ufficialmente i 75 €/q lordi, vociferati già la scorsa settimana. La pubblicazione dei dati relativi a produzioni e giacenze (VEDI), di cui vi abbiamo parlato nell’ultima analisi (LEGGI), rende l’offerta più propensa alla vendita dei risi più disponibili.
DIVA MOLTO OFFERTO
In particolare nelle sedute in analisi i risicoltori hanno proposto ai compratori la varietà Diva con più insistenza, la più coltivata nell’ultima campagna (24.115 ha). In precedenza i 43 €/q lordi offerti dall’industria erano difficile da digerire per i produttori, essendo una cifra al limite del non remunerativo considerando i costi attuali. Dopo la pubblicazione dei dati sulle giacenze sembra però più probabile che da qui a fine campagna questa quotazione cali, spingendo gli agricoltori ad incrementare l’offerta. Questo riso, infatti, è il più coltivato e il meno apprezzato a listino in un gruppo merceologico in cui il quantitativo trasferibile ad oggi è elevatissimo.
Tale gruppo sono i risi appartenenti alla griglia dei Ribe, che rappresentano il 96,5% del risone identificato nel gruppo delle varietà da export sul bollettino trasferimenti di Ente Risi. Il restante 3,5% sono i medi Crono, Rosa Marchetti, Tea e Wang, definiti gruppo Lido. Ad oggi per questi risi da export è stato trasferito solo il 26,4%. La giacenza è di 237.225 tonnellate, maggiore dell’86,7% rispetto alla media dei tre anni precedenti. Numeri davvero preoccupanti, che hanno portato al risvolto di mercato appena descritto per Diva e ad un calo nell’interesse ai prezzi attuali anche per altri risi nella griglia dei Ribe sul Registro Varietale. CL 007 ad esempio, uno dei risi con granello più apprezzato del gruppo insieme a Leonardo come testimoniato dalla quotazione maggiore, sembra non aver molta domanda al momento.
L’APPREZZAMENTO DI CARNAROLI E SIMILARI RIMANE UFFICIOSO
L’apprezzamento del gruppo Baldo, come già detto, è frutto di un prezzo, 75 €/q lordi, già pagato da oltre una settimana per Cammeo ed in seguito anche per gli altri risi del comparto. Non si ufficializzano nelle sedi piemontesi i passi avanti visti a Milano per il gruppo Carnaroli. Questi vengono però confermati allo scambio dagli operatori, che riportano 115 €/q lordi per Classico e 104 €/q lordi per i similari con rese ottimali, 100 €/q lordi con rese del 54/55%. Un po’ meno interesse per il gruppo Arborio, dove a 100 €/q lordi la domanda sembra poca. La disponibilità trasferibile attuale (47.796 tonnellate, mentre l’anno scorso a pari data eravamo a 74.532) permette tuttavia ai venditori di non cedere a offerte più basse del prezzo ufficiale, aspettando la domanda a tale remunerazione.
Stabile anche il gruppo Roma, di cui risulta difficile comprendere la reale disponibilità in seguito alla scelta di Ente Risi di accorpare CL 145 al gruppo Baldo, quando sul mercato è scambiato come Roma. Una scelta legittima essendo unica la griglia per questi risi nel Registro Varietale, definita Roma-Baldo appunto. La disponibilità attuale è comunque sicuramente molto deficitaria e ci si aspettano possibili apprezzamenti. Ciò anche in relazione all’andamento dei gruppo Arborio e Carnaroli.
TONDI E LUNGHI B IN EQUILIBRIO
Tondi e lunghi B si scambiano agevolmente alle valutazioni ufficiali, con un buon equilibrio tra domanda e offerta al momento. Per questi risi i numeri proposti nel bollettino trasferimenti non creano particolari preoccupazioni da ambo le parti. La minor disponibilità di “indica” sembra possa essere sopperita dall’import, visti gli attuali costi dei noli di trasporto e l’aumento dei quantitativi sdoganati, mantenendo 50 €/q lordi come prezzo di riferimento. Per i tondi i numeri sono in linea con il consueto. Sembrerebbe carente la disponibilità di Selenio e Centauro, destinati al mercato da sushi. Questa viene compensata da nuove varietà oggi raggruppate nei tondi generici, come Araldo, che sembrano interessare i compratori del mercato da sushi. Si vocifera infatti la possibilità di ottenere più dei 50 €/q lordi a listino per questo riso.
Per le altre varietà adatte a questa preparazione, come CL 18, Cerere, Sinfonia e Fortunato, raggruppate alla voce Centauro, si registra un leggero squilibrio tra domanda e offerta. Le riserie non sembrano disposte a spendere i 60 €/q lordi ufficiali. I venditori però non cedono a prezzi inferiori, portando a scambi limitati e alla dicitura nominale. Chiudiamo con uno sguardo al gruppo dei medi, che hanno disponibilità complessive decisamente elevate. Per questi risi sembra quindi difficile vedere prossimi apprezzamenti, mentre la remunerazione attuale si avvicina sempre più a 45 €/q lordi, nonostante quotazioni più elevate. Autore: Ezio Bosso
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