Con l’avanzare della trebbiatura, iniziano a comparire le prime quotazioni sui listini emessi dalle borse di Novara e Vercelli. In particolare, per quest’ultima il documento appare quasi completo, ad eccezione di due voci tra i risi tondi generici.
TREBBIE ROMBANTI, VERCELLI COMPILA IL LISTINO
La campagna 2024 si conferma anomala rispetto alle più recenti, anche in fase di raccolta. Le piogge, dopo aver complicato la preparazione del terreno e la semina, continuano a non dare tregua in questo periodo cruciale dell’annata, con previsioni meteorologiche tutt’altro che favorevoli. A causa di queste condizioni, l’offerta si è mantenuta ridotta rispetto agli standard del periodo. Ciò nonostante la domanda mostri interesse per vari comparti. Negli ultimi giorni, tuttavia, si è assistito a una significativa accelerazione delle operazioni, con strade affollate di trattori, rimorchi e mietitrebbie anche dopo il tramonto, e con un numero crescente di superfici trebbiate. Questo incremento ha permesso alla commissione prezzi di Vercelli di registrare un volume di scambi sufficiente per redigere il bollettino prezzi. A Novara, invece, si mantiene un atteggiamento più prudente: dopo la seduta di lunedì mattina, il listino risulta ancora incompleto.
ARBORIO A 100 €/Q
Le valutazioni e le variazioni rispetto alla settimana precedente evidenziano una crescente tensione nel mercato interno. I dati sulla semina, pubblicati da Ente Risi lo scorso 20 settembre (VEDI), mostrano un significativo calo negli investimenti per i gruppi Arborio (-18,7%) e Carnaroli (-9,5%). Questi risi inoltre, caratterizzati da cicli lunghi e particolarmente sensibili alle infezioni fungine, soffrono maggiormente in annate piovose come questa, aggravate da un’estate breve che non ha compensato le semine ritardate. Tale situazione sta generando un forte squilibrio tra domanda e offerta. la prima è preoccupata per le coperture, mentre la seconda, con superfici inferiori e rese non ottimali, cerca di ottenere prezzi più elevati, prediligendo questo prodotto per l’occupazione dei magazzini aziendali, sacrificando altre varietà se necessario.
Di conseguenza, le quotazioni iniziali sono decisamente remunerative, considerando che siamo ancora in piena raccolta e che per questi risi non ci sono veri concorrenti esteri. L’Arborio, in particolare, raggiunge la tripla cifra con una quotazione massima di 100 €/q lordi (+14,4 €/q in 7 giorni) per rese minime del 55% secondo gli operatori. Carnaroli Classico si stabilisce a 85 €/q lordi, con i similari a 80.
VERCELLI CHIARISCE: CL 145 SI CONSIDERA GRUPPO ROMA
Il gruppo Baldo è quotato 65 €/q lordi, in seguito a un significativo aumento delle superfici investite, quasi triplicate secondo Ente Risi (+184%), e più che raddoppiate in termini di mercato pratico (+111%), includendo il CL 145 (4620 ettari complessivi) nel gruppo Roma, come riportato nel listino di Vercelli. Questo comparto è quotato a 70 €/q lordi, con prospettive di carenza pur considerando l’inclusione di CL 145. Questa riduce il sostanziale azzeramento delle superfici investite proposto dall’Ente ad un -59%.
Anche i risi lunghi B presentano un’offerta limitata, essendo stati meno seminati (-9,2%) ed i più influenzati da una campagna con somme termiche complessive inferiori agli anni precedenti. Per questi risi, la concorrenza con il riso importato potrebbe influire. L’attuale contesto geopolitico, tuttavia, non sembra favorire un futuro ottimale per gli scambi internazionali, lasciando ben sperare i risicoltori. La quotazione per i risi lunghi B è di 50 €/q lordi, al pari di quella dei risi più pregiati tra i lunghi A da export/parboiled, come CL 007 e Leonardo.
DIVA E ARALDO I PIÙ PRESENTI SUL MERCATO
Questo gruppo, indicato come Ribe-Loto e similari nella tabella sulle superfici, ha registrato un incremento del 46%, grazie soprattutto alle varietà meno pregiate (“Tipo Ribe”), come Diva PV, tra i più presenti sul mercato attuale. Ciò si riflette in una quotazione sotto la soglia psicologica dei 50 €/q, fissata a 42 €/q lordi, sia a Vercelli che a Novara. Prospettive simili si registrano per i risi tondi generici, anch’essi molto seminati (+24%) e maggiormente adatti a questa annata, sebbene non esenti dalle maggiori difficoltà agronomiche. Attualmente, l’unica quotazione registrata per i risi tondi generici è quella di Omega CL, a 43 €/q lordi, mentre Araldo PV, molto seminato e offerto, sembra essere scambiato a 45 €/q lordi. Selenio e Centauro, con una semina ridotta (-4% e -30%), sono quotati rispettivamente 55 €/q e 50 €/q lordi.
Un’importante crescita si è registrata anche nel gruppo medio (+69%), trainato dalla diffusione della varietà Sunrose PV, quotata sotto la voce Crono a 45 €/q lordi. Sarà interessante capire quale sarà il mercato di riferimento per questa varietà. Chiudiamo con il gruppo S. Andrea e Gloria, la cui superficie seminata è aumentata del 6% rispetto allo scorso anno (considerando le voci S. Andrea e similari e le varietà lungo A nel complesso). Questo gruppo sta registrando una buona domanda e quotazioni interessanti, anche se una parte significativa della produzione è vincolata a contratti di coltivazione e vendita che stabiliscono a priori importi e tempistiche. Autore: Ezio Bosso.
Puoi seguirci anche sui social: siamo su facebook, e linkedin. Se vuoi essere informato delle novità, compila il modulo newsletter e whatsapp presente in home page. Se vuoi leggere ricette trovi tutto su http://www.risotto.us e se vuoi comprare dell’ottimo riso in cascina collegati a http://www.bottegadelriso.it
