In vista della pubblicazione delle proposte della Commissione europea sul futuro bilancio europeo e sulla futura politica agricola comune (PAC), il Copa – Cogeca chiede una PAC forte, competitiva, orientata al mercato e più sostenibile, che si basi su regole semplici e comuni in tutta Europa e che possa essere sostenuta da un forte bilancio. «La semplificazione è una priorità assoluta. La prossima PAC dovrà fornire agli agricoltori norme e strumenti politici più semplici da utilizzare», ha sottolineato il Presidente del Copa, Joachim Rukwied, ad un evento stampa. «I piani della Commissione messi in evidenza nella Comunicazione sono una buona base sulla quale lavorare. Tuttavia, dobbiamo garantire che la PAC rimanga davvero una politica comune, senza rinazionalizzazioni che potrebbero compromettere il funzionamento del mercato unico e portare a distorsioni della concorrenza», ha aggiunto Rukwied.
«Siamo veramente preoccupati dal maggiore livello di sussidiarietà previsto dai piani della Commissione e dal mix di misure politiche tra il primo ed il secondo pilastro della PAC», ha dichiarato. «Per il Copa e la Cogeca è vitale conservare entrambi i pilastri della PAC e mantenere, ai livelli attuali, i pagamenti diretti per gli agricoltori attivi nel primo pilastro, senza nessun cofinanziamento nazionale. Accogliamo con favore il maggior accento posto sulle misure volte ad aiutare gli agricoltori a gestire i rischi, tuttavia la loro applicazione deve rimanere su base volontaria», ha affermato. Il piano per fondere gli attuali greening e condizionalità all’interno di una nuova condizionalità rafforzata aumenterà le condizioni alle quali gli agricoltori dovranno attenersi e questo, dal punto di vista del Copa- Cogeca, non porta a semplificazioni. Anche la nuova architettura che soggiace ai requisiti ambientali e climatici all’interno dei piani continua a sollevare più dubbi che a fornire risposte. L’implementazione del nuovo modello di attuazione deve fornire agli agricoltori misure e requisiti semplificati, nonché razionalizzare le condizioni per i pagamenti diretti, i controlli e i requisiti amministrativi.
«È positivo vedere come sia stata sottolineata la necessità di un forte pilastro sullo sviluppo rurale, per garantire la dinamicità delle zone rurali. L’accento sull’agricoltura intelligente, l’innovazione e gli investimenti è molto positivo e può portare a sviluppi favorevoli per la sostenibilità e la competitività del settore. Per poter beneficiare di tutto ciò, i servizi di consulenza e formazione sono importanti e necessitano di essere meglio adattati ai bisogni degli agricoltori. L’accesso alla banda larga è fondamentale in questo processo, affinché gli agricoltori e le cooperative possano utilizzare le nuove tecnologie e meglio promuovere i propri prodotti», ha sottolineato il Presidente della Cogeca, Thomas Magnusson.
«I regimi basati sui risultati per la biodiversità e potenzialmente per il suolo, le risorse idriche e la mitigazione del cambiamento climatico nel 2° pilastro della PAC devono restare volontari, complementari ai regimi agroambientali esistenti e facili da integrare alle pratiche agricole», ha aggiunto Magnusson. «Infine, il Copa- Cogeca non può accettare alcun taglio al bilancio della spesa agricola. Inoltre, chiediamo il mantenimento e la stabilizzazione del bilancio della PAC in termini reali nel prossimo periodo di programmazione. Al costo di meno dell’1% della spesa complessiva dei governi europei, il bilancio della PAC rappresenta ancora un investimento vantaggioso per tutti i cittadini europei», ha concluso Magnusson.