®Difender il riso italiano¯. Promessa solenne, quella con cui il ministro delle politiche agricole Giovanni Alemanno, domenica pomeriggio, ha risposto alle preoccupazioni dei produttori di riso che lo ascoltavano all’auditorium di Mortara, in Lomellina. Il ministro (nella foto) intervenuto al convegno del Cidec sul futuro del riso. Sul tappeto la spinosa questione delle importazioni che stanno mettendo in difficolt i nostri produttori. Per i consumatori il rischio quello di trovare sugli scaffali solo riso straniero, di qualit inferiore. Negli ultimi anni le importazioni di riso extracomunitario sono cresciute prepotentemente, come ha denunciato a pi riprese l’Ente Nazionale Risi, che era presente al convegno lomellino con il suo commissario, Piero Garrione. Al suo fianco, oltre ai vertici della confederazione degli esercenti che organizzava il meeting, c’erano i vertici dell’industria risiera: il presidente dell’Assoindustria Mario Preve, che guida anche la Riso Gallo, il vicepresidente Mario Francese, che amministratore delegato della Curti Riso, e il responsabile marketing della Riso Scotti, Angelo Lonati. Ad una platea gremita di risicoltori, dopo l’introduzione del presidente della commissione agricoltura della Camera Giacomo de Ghislanzoni Cardoli, Alemanno ha spiegato che l’Italia punta a sviluppare un’agricoltura di qualit , capace di generare valore aggiunto, e che non abbiamo la possibilit di competere con i Paesi in via di sviluppo sui costi delle derrate alimentari di minor pregio. Anche per il riso, il ministro ha prospettato un futuro legato alla capacit di esaltare le proprie caratteristiche qualitative e il legame con il territorio. Un futuro da perla del made in Italy, quale il riso italiano . Il governo difender questo futuro opponendosi alla richiesta degli americani di abbassare i dazi sul riso che importano in Europa. Washington ha minacciato pesanti ritorsioni contro altri prodotti alimentari se l’Italia non ceder sul riso ma a Mortara Alemanno ha tranquillizzato i produttori nostrani.
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.