All’Expo 2015 parteciperanno anche le aziende risicole, perché l’Ente Nazionale Risi metterà a disposizione delle imprese la sua «piazza» all’interno del padiglione «Cibus è Italia». Verrà proposto un percorso che illustra le caratteristiche del riso sotto diversi aspetti: ambientale, agronomico, economico, culturale. Non pensate a una visita al museo o ad una tradizionale fiera agricola: secondo le stime della stessa società che organizza l’evento, ogni visitatore avrà a disposizione in media 4 minuti per fermarsi nello stand del riso. Insomma, bisognerà “correre” per vedere tutto e per questo il messaggio sarà soprattutto visivo ed emotivo, si giocherà sulle grandi immagini, sui colori e sui link. Tutto questo si è saputo ieri a Castello d’Agogna, dove si è svolta la riunione illustrativa del progetto promosso da Federalimentare. Entro il 31 gennaio le aziende risicoe ad esporre il proprio marchio all’Expo dovranno farne richiesta all’Ente Risi. «C’è spazio per tutti» ha detto il presidente Paolo Carrà e il direttore Roberto Magnaghi ha datto chiarezza sulla selezione: «La disponibilità dello stand è calcolata sul numero di imprese che pensiamo possano essere interessate: non ci sarà selezione: c’è posto per tutti». Occorrerà solo presentare la propria candidatura e versare mille euro + Iva. Chi aderisce avrà anche altri benefit. Ma vediamo lo “stand” del riso: consisterà in un mega schermo su cui scorrerà un filmato attualmente in fase di montaggio e in alcuni monitor interattivi (totem) su cui saranno presenti i logo delle aziende partecipanti al progetto, unitamente al loro QR Code. Ovviamente, le singole aziende risicole dovranno fornire il materiale in formato elettronico (questo servizio non è previsto nei mille euro…) Niente di cartaceo, comunque, ma tutto ipertecnologico: il visitatore potrà accedere direttamente ad una pagina illustrativa del singolo “espositore” mediante la tecnologia touch-screen, oppure memorizzare il relativo QR Code sul proprio smartphone e aprire la pagina successivamente dal proprio PC. Tra il pubblico interessato, composto non solo da rappresentanti dell’industria ma anche da aziende agricole con trasformazione e vendita diretta con proprio marchio, più di uno ha strabuzzato gli occhi sotto il bombardamento di anglicismi tipo B2B, incoming office, invitation, top dealer, business matching, resellers, e via di questo passo che sembrano caratterizzare l’approccio all’ evento. Qualche perplessità tra coloro che sono avvezzi alle fiere agricole ha suscitato, come dicevamo, l’annuncio dei tempi di visita al padiglione Cibus è Italia che sarebbero previsti in circa 45 minuti in media (ovvero, considerando la presenza al suo interno di dieci filiere agroalimentari, una permanenza di 4-8 minuti per singola filiera). Ovviamente, molto dipenderà dall’efficacia dell’impatto visivo del messaggio e anche da quanti visitatori arriveranno già interessati al tema risicolo. Il percorso di visita sarà obbligato, probabilmente con accessi contingentati a gruppi, ed il biglietto di ingresso ad Expo costerà 34 euro. Nelle prossime settimane avremo probabilmente degli ulteriori dettagli. (14.01.15)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.