La Regione Piemonte ha concesso una deroga per le norme alle rotazioni della misura 10.1 della lotta integrata. La deroga è stata richiesta anche dallo studio Pulsar e da OATA. Ne parla il titolare di Pulsar Fabio Lanfranchini (LEGGI QUI).
LA RICERCA DI COLTURE ALTERNATIVE
«Il primo fatto sottoposto all’attenzione della Regione – ci racconta – è la drammatica siccità che sta colpendo il territorio con conseguente ricerca delle colture con un fabbisogno idrico inferiore. In molti distretti non si riesce a garantire l’irrigazione se non su piccole percentuali di superficie. Questo porta le aziende a rivedere i propri piani di semina. A ciò si somma la deroga concessa per le regole greening. Regola che quest’anno consente di seminare anche le superfici destinate a riposo e a concedere la possibilità di diserbare le colture EFA. Dunque, capiamo come le aziende che aderiscono alla misura regionale per la lotta integrata avrebbero avuto un vincolo ulteriore. Vincolo legato all’impossibilità di ripetere la stessa coltura sullo stesso appezzamento per più di due anni consecutivi. Inoltre, il conflitto ucraino ha bloccato le esportazioni di molti mezzi tecnici fondamentali per il comparto agricolo italiano aumentando le incertezze».
DA ECCEZIONE A REGOLA?
Le considerazioni portate all’attenzione dei responsabili regionali hanno prodotto un documento molto importante per tutto il comparto agricolo piemontese. «Il compito di noi tecnici quest’anno è quello di supportare il più possibile gli imprenditori agricoli che, nella nostra bella regione, stanno vivendo una situazione complessa e di difficile lettura – commenta il tecnico -. Aggiungo che questa condizione temo non sia eccezionale ma diventerà sempre più frequente avere a che fare con eventi climatici estremi che porteranno le nostre aziende ad affrontare scenari complicati. Solo il lavoro di squadra e lo studio di nuove tecniche consentirà alla nostra agricoltura di continuare ed essere l’eccellenza che è sempre stata fino ad oggi».