La Regione Piemonte, d’intesa con la Lombardia, sta chiedendo al governo di autorizzare «minori rilasci temporanei ai deflussi ecologici» nei periodi di siccità. Tuttavia,’Ispra non è d’accordo. Poi, il ministero dell’ambiente non sta facendo nulla per sbloccare una situazione che in estate potrebbe essere esplosiva. Stando a quel che ci dice un funzionario della Regione, che ovviamente non vuole essere individuato, Torino ha già capito che rischiamo una nuova ondata siccitosa e vorrebbe rivedere la gestione del deflusso, come richiesto anche dagli agricoltori del Piemonte Orientale.
SERVE STRUMENTO GIURIDICO OPERATIVO, REATTIVO E DINAMICO
Per questo, da tempo, si lavora «alla predisposizione di uno strumento operativo, reattivo e dinamico, per la gestione di minori rilasci temporanei ai deflussi ecologici» per dare più acqua all’agricoltura, derogando in fasi critiche, pur mantenendosi «in coerenza con le indicazioni della Direttiva 2000/60/CE e degli obiettivi fissati dal Piano di Gestione e dal Piano di Bilancio idrico del distretto idrografico del fiume Po». Lo dice un documento filtrato dagli uffici.
Nel 2023 si è arrivati al documento “Indirizzi distrettuali per l’accesso all’istituto della deroga temporanea ai rilasci di deflusso minimo vitale/deflusso ecologico (DMV/DE)” che però è stato silurato proprio dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in relazione ad un parere tecnico espresso dall’ISPRA sul documento distrettuale.
TAVOLO TECNICO NAZIONALE SUI DEFLUSSI
La discussione è proseguita sotto la regia dell’Autorità Distrettuale del Bacino del Po, con il “Tavolo Tecnico Nazionale sui deflussi ecologici”che avrebbe l’obiettivo «di approfondire i criteri di ammissibilità, in strette condizioni di necessità, di minori rilasci temporanei ai deflussi ecologici ed operare in modo corretto e armonizzato a livello nazionale, in piena coerenza con le norme europee, già partire dal 2024». Ma il tavolo non è convocato e le Regioni interessate stanno premendo in questo senso, convinte che la relazione dell’ISPRA sia in contrasto con le strategie di contenimento della siccità. Una lettera da Torino tira Pichetto Fratin per la giacca, allo scopo di riscrivere le regole secondo le nuove esigenze idriche. Se lui non si muove, quest’anno le campagne potrebbero morire di sete.
Puoi seguirci anche sui social: siamo presenti su facebook, instagram e linkedin. Se vuoi essere informato tempestivamente delle novità, compila il modulo newsletter e whatsapp presente in home page. Se vuoi leggere ricette e notizie sul riso in cucina trovi tutto su http://www.risotto.us e se vuoi comprare dell’ottimo riso in cascina collegati a http://www.bottegadelriso.it