Il più intelligente ex ministro del centrosinistra fa i complimenti al nuovo ministro leghista dell’agricoltura. Nessun inciucio. Semplicemente, le parole di Paolo De Castro, ministro delle politiche agricole del governo D’Alema, è un politico che conosce la materia e che non si limita a twittare. Così se scrive, come fa, «Bene il Ministro per le politiche agricole e alimentari, Gian Marco Centinaio, contro l’introduzione di dazi sulle importazioni dagli Usa» dimostra che c’è ancora speranza per la politica italiana. L’argomentazione è semplice: l’introduzione dei dazi «porterebbe ad un escalation tra le due sponde dell’Atlantico e, inevitabilmente, ad una deriva muscolare con pesanti ripercussioni anche sul settore agroalimentare». Ma De Castro non si ferma qui e consiglia Centinaio di « aprire rapidamente – su iniziativa italiana – un tavolo di discussione tra l’Ue e le autorità statunitensi per analizzare la minaccia americana al sistema di aiuti europei, e individuare le buone soluzioni». Non è tutto. Il Pd che pensa inizia a convincersi che le frontiere non siano uno strumento del demonio. «Le autorità nazionali – scrive ancora De Castro – si concentrino sui controlli alle frontiere affinché i prodotti importati dai Paesi terzi rispettino gli alti standard di produzione comunitari che garantiscono le eccellenze del ‘Made in Italy’, ma rappresentano anche costi elevati per chi produce. La filiera agroalimentare italiana, dopo la crisi dovuta all’embargo russo non può rischiare di perdere il più importante partner commerciale dell’Unione europea, gli Stati Uniti, che rappresentano per i nostri produttori un volume di export superiore ai 20 miliardi di euro».
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost