Un centinaio di milioni di danni al settore agricolo, ed ora si comincia a cercare soluzioni dopo la tragica Dana di fine ottobre. Quest’ultima ha causato oltre 220 vittime: l’evento meteorologico catastrofico. L’evento ha colpito la regione di Valencia. Qui fiumi e corsi d’acqua sono esaondati. I campi sono completamente allagati e le coltivazioni devastate, danneggiando anche il riso nei silos appena raccolto.
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Infatti, secondo l’analisi di Fincalista, portale per la vendita, l’acquisto e l’ affitto di aziende agricole e terreni appartenente al gestore di patrimoni agricoli Generandi, “l’evento ha lasciato 47.376 ettari di terreni agricoli allagati a Valencia, pari all’89,2% della superficie totale colpita dall’alluvione”.
DANNI PER OLTRE 100 MILIONI DI EURO
Le perdite economiche per il settore agricolo sono difficili da calcolare in questa fase, ma le prime stime parlano di cifre milionarie. L’Associazione Valenciana degli Agricoltori (Ava-Asaja) ha avvertito che le perdite nella produzione di frutta e riso potrebbero superare i 100 milioni di euro, senza considerare i costi aggiuntivi per il ripristino dei terreni e dei sistemi di irrigazione danneggiati dalle inondazioni.
IL COMMENTO DI EMILIO SAMPEDRO, PRESIDENTE COOPERATIVE REGIONE VALENCIANA
Un punto di vista condiviso anche dalla Confederazione delle Cooperative della Regione Valenciana (Concoval), che sottolinea come le cooperative agroalimentari abbiano registrato perdite significative sia per quanto riguarda gli agrumi sia per il riso.
«Ci vorrà ancora un po’ di tempo per poter calcolare il livello reale dei danni nelle cooperative colpite, ma è più che probabile che le colture del settore agroalimentare saranno danneggiate fortemente nelle prossime stagioni», spiega il presidente della Concoval, Emilio Sampedro. Le colture più danneggiate sono state quelle di agrumi e cachi, che erano nel pieno della raccolta. Ma anche il riso: delle settemila tonnellate di riso che erano in magazzino, duecentomila sono andate perse; a questo si aggiunge che le risaie sono state gravemente colpite dai residui che la tempesta ha trascinato nelle aree di coltivazione. A questo proposito, Fincalista ha sottolineato che «16.368 ettari di area risicola sono stati inondati. Sebbene il riso sia una coltura che tollera le situazioni di ristagno, i danni strutturali sono stati molto gravi e influiranno sul raccolto annuale e, quindi, su uno dei pilastri dell’agricoltura valenciana».
ATTENZIONE ALLE CAUSA DI FORZA MAGGIORE
A questo proposito, Concoval ha chiesto che si tenga conto, in fase di distribuzione degli aiuti, dell’unicità della cooperativa e ha chiesto di rivedere le condizioni per il trattamento delle cause di forza maggiore quando riguardano i soci lavoratori, in quanto «si richiedono loro requisiti aggiuntivi che non sono richiesti in altre forme di
lavoro. Sampedro ha quindi ricordato che sono state avanzate proposte generali ai rispettivi governi, come ad esempio che «gli aiuti che i lavoratori colpiti ricevono dalle loro aziende non dovrebbero essere considerate come retribuzioni in natura e dovrebbero essere esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche».
VENTI MILIONI DI EURO PER LE STRADE
Da parte sua, la Generalitat Valenciana investirà 20 milioni di euro per riparare le strade rurali e garantire l’accesso alle aziende agricole e zootecniche. L’assessore regionale all’Agricoltura Miguel Barrachina, ha dichiarato: «La contrattazione d’emergenza prevede interventi nelle regioni colpite dalle inondazioni, la Plana de Utiel-Requena, La Hoya de Buñol-Los Serranos-Camp de Turia, Ribera Alta-Ribera Baixa e L’Horta Sud, con un investimento medio di 5 milioni di euro per ogni zona». Poi, si è approvato uno stanziamento di 10 milioni di euro per macchinari agricoli, nonché una linea di credito e garanzie per un valore di 60 milioni di euro per facilitare l’accesso ai finanziamenti per agricoltori e allevatori.
BARACHINA ASSICURA AGIBILITA’ PER I LAVORI URGENTI
Barrachina ha inoltre sottolineato che questi lavori dureranno al massimo otto mesi e saranno coordinati tra i comuni, la Provincia di Valencia, il Ministero dell’agricoltura e l’assessorato regionale dell’Agricoltura.
«Queste azioni ripristineranno le strade rurali per garantire l’accesso degli agricoltori alle loro aziende, dando la priorità a quelli i cui raccolti devono essere effettuati con urgenza» ha aggiunto Barrachina, che ha inoltre sottolineato: «Si tratta di una misura necessaria per evitare l’abbandono degli appezzamenti di terreno e garantire la continuità della coltivazione». L’assessorato regionale ha istituito un’équipe che coordinerà tutte le azioni con le diverse aziende che si sono aggiudicate l’appalto.
AIUTI PER 200 MILIONI
Il governo spagnolo ha approvato aiuti diretti agli agricoltori e agli allevatori per un valore di 200 milioni di euro. Oltre a questi aiuti, il governo stanzierà 170 milioni di euro per riparare i danni agli appezzamenti di terreno, alle strade rurali, alle strutture produttive e ai sistemi di irrigazione, attraverso la società pubblica Tragsa.
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