«Così non va». E’ uno stop bell’e buono quello di Giovanni Daghetta (foto piccola). Il presidente della Cia Lombardia, risicoltore, boccia il SisCo, il nuovo sistema informativo per il settore agricolo predisposto dalla Regione Lombardia con l’obiettivo di sostituire il Siarl. «Le f unzioni sinora attivate a SisCo appaiono poco conformi alla necessità della gestione massiva di numerose aziende contemporaneamente da parte dei CAA, i quali peraltro non sono stati in alcun modo coinvolti nella fase di progettazione del nuovo sistema e non hanno potuto esprimere le proprie richieste per un’impostazione più funzionale» sintetizzano i funzionari della confederazione. «Inspiegabilmente nel nuovo sistema – argomenta Daghetta – non sono state recepite le migliorie inerenti alcuni procedimenti che erano state implementate nel Siarl, sulla scorta dell’esperienza maturata e sulla base delle segnalazioni dei CAA. In questo modo si è fatto un passo indietro in termini di fruibilità del sistema. La situazione è quindi estremamente problematica e sta causando notevoli difficoltà operative ai centri, rallentando le loro attività a scapito delle aziende associate. Tutto questo sta inevitabilmente comportando una ricaduta economica negativa e di significative proporzioni sul comparto agricolo lombardo» conclude il presidente della Cia. (12.12.14)