Non usa toni apocalittici, che peraltro non sono propri al personaggio, ma Giovanni Daghetta non promuove l’accordo Governo-Regioni sugli aiuti Pac, anche se ammette che al riso e all’agricoltura lombarda poteva andare molto peggio. “Effettivamente, se i conti sono quelli che si stanno facendo e che avete divulgato anche voi – ci dichiara il presidente di Cia Lombardia, che aderisce al coordinamento Agrinsieme – l’aiuto al riso non dovrebbe calare molto, nell’immediato, ma il fatto che non sia stato falcidiato non significa che non restino delle grosse perplessità. Ad esempio, non sappiamo ancora cosa sarà del sistema di controllo della qualità che si vuole imporre e che rischia di obbligare i risicoltori ad approvvigionarsi di semente certificata, con la conseguenza di dissipare l’aiuto accoppiato che abbiamo duramente difeso in queste settimane”. Un altro punto dolente è la decisione di applicare una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base (e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro) che “farà soffrire alcuni” ammette Daghetta. Il quale appare perplesso anche sull’idea, lanciata da Coldiretti, di legare l’aiuto accoppiato alla produzione di riso indica, la più colpita dalla concorrenza internazionale. “Mi pare di difficile praticabilità” dice. Nel complesso, quindi, “poteva andare peggio, sia a noi risicoltori che alla zootecnia, che in queste terre lombarde rappresenta il core business, ma le perplessità restano” è il suo commento. (29.05.14)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.