LA PARATOIA MARIA DA MATA
Si tratta della paratoia denominata Maria da Mata, nella zona di Alqueidão, sulla riva sinistra del fiume Mondego, che è crollata nel 2019. La soluzione di ripiego – due tubi con valvole di marea posti tra il letto dei fiumi Mondego e Pranto – sono in cattive condizioni, sostengono gli agricoltori. Questi permettono l’ingresso di acqua salata, con impatti negativi sulla produzione. E’ il problema del cuneo salino ben noto anche agli agricoltori che operano tra Ferrara e Rovigo.
Nella protesta indetta dall’Associazione distrettuale degli agricoltori di Coimbra (ADACO), i partecipanti hanno chiesto la sostituzione del sistema di paratoie. A ciò si aggiunge la ricomposizione di duemila ettari di campi agricoli nella valle del Pranto – un’ambizione di diversi decenni, successivamente rivendicata e mai realizzata.
(AGGIORNAMENTO DATI SONDAGGIO!)
LE DICHIARAZIONI DELL’ADACO
«Non è con un progetto che può richiedere quattro o cinque anni che si risolverà la questione. Gli agricoltori non possono continuare ad aspettare, con il rischio di ritrovarsi senza più riso nella valle del Pranto, che secondo studi internazionali è il luogo in cui si produce il miglior riso Carolino d’Europa, ha dichiarato Isménio Oliveira, coordinatore dell’Adaco.
Il leader dell’associazione ha contestato il presunto valore dei lavori – circa un milione di euro – sostenendo, sulla base delle opinioni degli agricoltori, che l’intervento viene fatto «con pochi soldi, non è molto. Se continuiamo così, la situazione peggiora e diventa sempre più costosa da gestire», aggiunge.
L’ACCESSO AL FIUME MONDEGO
Le paratoie di Maria da Mata, quando sono chiuse, impediscono l’ingresso di acqua salata dal fiume Mondego al Pranto, la cui portata è superiore al livello dei campi agricoli. D’altra parte, nella direzione opposta, esistono anche per drenare i campi agricoli nel Mondego.
Durante la visita guidata ai giornalisti, è stato possibile vedere che i tubi che hanno sostituito le paratoie crollate (un sistema costruito in quel luogo nel 1944 e che, all’epoca, avrebbe dovuto essere chiuso al passaggio dell’acqua), permettono all’acqua di entrare nel fiume Pranto attraverso l’argine adiacente ai tubi.
LE ANALISI DELLE ACQUE
Nell’occasione, Isménio Oliveira ha letto una lettera dello scorso venerdì 17, firmata dal vicepresidente dell’Agenzia portoghese per l’ambiente (Apa), Pimenta Machado. Nella lettera si garantisce che nelle analisi delle acque per l’agricoltura nella valle del Pranto «in nessun momento sono stati rilevati valori di salinità che potessero mettere a rischio la coltivazione e la produzione di riso.
Concludiamo che il sistema di tubature temporanee installato svolge la funzione di paratoia, ovvero drena i campi e impedisce l’ingresso di acqua salata», ha detto il funzionario dell’Apa.
RICOMPOSIZIONE DEI CAMPI E PROBLEMI STRUTTURALI
Arménio Pedrosa, proprietario di quattro ettari in quell’area, ha mostrato le immagini del deposito di sale sulla sua terra e i danni che questo ha causato alla produzione crollata dalle abituali 20-22 alle ultime 5 tonnellate.
Sempre nella lettera dell’Apa Pimenta Machado sostiene che i campi agricoli di Pranto hanno problemi strutturali che, forse, potranno essere risolti solo con il lavoro di ricomposizione dei terreni e del sistema di irrigazione. I lavori sono di competenza del ministero dell’Agricoltura.
Il nuovo sistema di chiuse ha al suo attivo un progetto. Tuttavia, non è ancora andato avanti, secondo l’Apa, a causa della mancanza di disponibilità finanziaria per lanciare la gara d’appalto.
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