Il calo dei seminativi, a 8.374.339 ettari, è dovuto principalmente alla diminuzione del 3,95% dei cereali, che rappresentano il gruppo più numeroso (5.711.450 ettari). I cali del riso (-6,50%) e del mais (-18,55%) li portano a presentare la superficie più ridotta degli ultimi vent’anni per queste due commodities, rispettivamente con 57.884 e 249.249 ettari,a seguito della prolungata siccità delle ultime campagne, spiega il Ministero spagnolo.
Inoltre i nuovi investitori agricoli hanno consolidato la loro posizione nel mercato immobiliare rurale spagnolo, caratterizzato dalla ricerca di acqua e irrigazione dopo un 2023 caratterizzato dalla siccità.
In occasione di una tavola rotonda organizzata dalla piattaforma di compravendita di terreni rurali Cocampo, il direttore agricolo del Banco Sabadell, José Antonio Lominchar, ha sottolineato il consolidamento, lo scorso anno, di nuovi attori, come i fondi di investimento stranieri interessati all’acquisto di aziende agricole di pistacchio in Castilla-La Mancha e di avocado nel sud dell’Andalusia.
Il direttore commerciale della società immobiliare Gilmar, Juan Fraile, ha affermato che dal 2020 si stanno registrando maggiori movimenti nel settore, poiché “le persone stanno nuovamente valutando l’importanza della campagna come bene rifugio”.
Il presidente della società di consulenza per investimenti agricoli Tepro, Álvaro Domínguez, ha concordato sul fatto che nel 2023 il settore si è mosso “alla ricerca d’acqua” e ha sottolineato che il numero di nuovi investitori è aumentato.