Lo spettro della carenza di scorte di riso potrebbe tornare a colpire i mercati internazionali: lo spiega il sito filippino http://business.inquirer.net, raccogliendo alcune dichiarazioni di Samerandu Mohanty, capo della divisione di scienze sociali dell’Irri, l’International Rice Research Institute con sede a Manila. Al momento infatti le scorte di riso lavorato detenute dai cinque maggiori paesi esportatori si sono assottigliate al punto da far temere un ritorno alla situazione di carenza di scorte che si era verificata tra il 2007 e il 2008, a causa dell’arrivo della prossia stagione monsonica, che non appare del tutto favorevole. Mohanty afferma infatti che la disponibilità residua di India, Tailandia, Vietnam, Pakistan e Stati Uniti «non può più arretrare». A presentare dei rischi è l’arrivo della prossima stagione monsonica, associata al fenomeno de La Niña. «Al momento questi Paesi non hanno bloccato le esportazioni – aggiunge l’esperto – poiché sembra che abbiamo imparato la lezione». Una decina di anni fa infatti la decisione congiunta di non vendere all’estero da parte di Vietnam e India mise in ginocchio diverse nazioni, come le Filippine, la cui alimentazione si basa sul consumo di riso, ma non autosufficienti per quanto riguarda la produzione. Il timore è che l’altro importante fenomeno atmosferico, quello de El Niño, possa far contrarre le rese. Citando dati forniti dal Dipartimento di Stato americano per l’agricoltura, Mohanty afferma che in totale la disponibilità di questi cinque Paesi ammontava a 41 milioni di tonnellate nel 2013, livello che è calato a 32 milioni nel 2015 e destinato a scendere ancora del 40% fino a 32 milioni di tonnellate quest’anno: si tratta del livello più basso dalla crisi del 2007/2008. Per evitare che si ripetano situazioni drammatiche come quelle di una decina di anni fa, occorre che si metta in campo un’azione concordata tra i principali paesi esportatori.
LA CINA DEPRIME I COMMERCI DI RISO
Il commercio mondiale di riso nel 2023 è sceso del 6,2%, Il calo dovuto alla riduzione delle importazioni della Cina.