Gli agricoltori mantovani riscoprono il riso. Al momento si tratta di stime in previsione della semina, ma il trend per il cereale culto dell’area a sinistra del Mincio, elemento principe della cucina mantovana, in crescita. Rispetto ai 1.400 ettari coltivati lo scorso anno, le prospettive per la campagna che si sta avviando vedono un aumento delle superfici coltivate del 6-8 per cento. Cos indica l’Ufficio studi di Confagricoltura Mantova, su dati Ismea, Regione e Borsa merci di Mantova. La dinamica di questo ritorno di fiamma degli agricoltori verso la risicoltura presto spiegata. "Si tratta, osservando il mercato dei cereali, tutti in contrazione, dell’unica variet di cereale che registra un segno positivo in Borsa merci – spiega il presidente di Confagri, Sergio Cattelan – con una crescita assolutamente rilevante". Il prezzo del risone, infatti, passato in poche settimane da 450 euro per tonnellata a 500-530 euro di media, con un’impennata di oltre 13 punti percentuali. Cifre che bilanciano, almeno in parte, l’aumento dei costi di produzione, cresciuti di quasi il 18 per cento fra il 2007 e il 2008, ma che dovrebbero subire effetti inflattivi minori per la campagna 2009, in forza soprattutto di un contenimento della bolletta energetica. Anche a livello mondiale si prevede un aumento delle coltivazioni di riso. E anche nel Sud-Est asiatico i prezzi del riso sono in aumento. Restando nel Mantovano, accanto alla diffusione delle risaie stanno prendendo piede anche le tecnologie di agricoltura di precisione, a partire dalla gestione satellitare delle macchine per la lavorazione e raccolta del risone. "Il riso una coltura che richiede un’estrema cura nelle operazioni in campo – afferma Marco Speziali, presidente di Apima Mantova – a partire dalla preparazione e dal livellamento dei terreni per favorire la sommersione in acqua del cereale. Non ci si improvvisa coltivatori di riso e meno che mai imprenditori agromeccanici nel segmento risicolo: servono macchine all’avanguardia ed esperienza".
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più