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CRESCE LA DOMANDA MONDIALE DI RISO

thailandia
Cresce la domanda di riso. Tuttavia, le restrizioni e le crisi in corso a livello internazionale non agevolano gli scambi: le esportazioni di riso dal Vietnam e dalla Thailandia sono aumentate in seguito alle restrizioni imposte dall’India, il principale fornitore mondiale. Inoltre, i Paesi importatori si affannano a cercare nuove fonti di approvvigionamento. LEGGI QUI L’ARTICOLO.

FOCUS SUL VIETNAM

In Vietnam l’agricoltura è considerata un “pilastro” dell’economia, come ha dichiarato il primo ministro Pham Minh Chinh il 3 gennaio in occasione di una conferenza del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale. Mentre il calo della domanda di voci di esportazioni importanti come gli smartphone getta un’ombra sull’economia, i volumi record delle esportazioni di riso sono uno dei pochi punti luminosi.

Il Vietnam ha esportato un valore pari a 4,6 miliardi di dollari di riso nel 2023, con un aumento del 35% rispetto all’anno precedente, secondo i dati doganali. Le esportazioni verso l’Indonesia sono aumentate di oltre 10 volte, mentre quelle verso Singapore sono aumentate di circa il 40% e verso il Ghana di circa il 60%.

In termini di volume, il Vietnam è il quinto produttore di riso al mondo e il terzo esportatore. Nonostante le alte temperature e le scarse precipitazioni in molte parti dell’Asia dovute a El Nino, la produzione nel 2023 sembra essere aumentata dell’1%-2% rispetto al 2022, superando i 43 milioni di tonnellate. Il volume delle esportazioni, che negli ultimi anni si era aggirato intorno ai 6-7 milioni di tonnellate all’anno, ha superato gli 8 milioni di tonnellate nel 2023.

THAILANDIA AUMENTA L’ESPORT DEL 10%

Si stima che la Thailandia, il secondo esportatore mondiale, abbia esportato più di 8 milioni di tonnellate nel 2023, con un aumento di oltre il 10% rispetto all’anno precedente e al livello più alto dal 2018.

Il rapido aumento delle esportazioni dal Vietnam e dalla Thailandia è innescato dal divieto imposto dal governo indiano alle esportazioni di riso bianco non Basmati a partire da luglio. La mossa era apparentemente volta a garantire l’approvvigionamento e a controllare i prezzi in India, ma alcuni esperti la considerano come una misura per raccogliere consensi in vista delle elezioni generali di questa primavera.

L’India rappresenta circa il 40% delle esportazioni mondiali di riso. Iran, Arabia Saudita e Cina sono i principali acquirenti, e anche alcuni Paesi africani ne sono fortemente dipendenti.

I Paesi importatori sono alla ricerca di fonti stabili. L’Indonesia ha ottenuto un impegno per l’importazione di 2 milioni di tonnellate di riso dalla Thailandia per il 2024 dopo che il presidente Joko Widodo ha incontrato il primo ministro thailandese Srettha Thavisin a dicembre. L’Indonesia ha inoltre ottenuto un impegno per 1 milione di tonnellate dall’India e ha raggiunto un accordo di importazione con la Cambogia.

EFFETTO DEL DIVIETO INDIANDO E DINAMICA SUGLI SCAFFALI

I prezzi del riso hanno subito un’impennata a seguito del divieto indiano. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, il prezzo di riferimento per l’esportazione ad agosto, subito dopo l’entrata in vigore del divieto, è aumentato del 15% rispetto al mese precedente, raggiungendo i 645 dollari per tonnellata. L’Associazione alimentare del Vietnam afferma che i prezzi del riso a livello mondiale sono aumentati del 15-25%.

Nei supermercati vietnamiti il riso viene venduto a circa 100.000 dong (4 dollari) per 3 kg. I prezzi di mercato sono aumentati del 40% circa rispetto all’anno scorso, secondo l’Associazione alimentare del Vietnam. L’impatto dei prezzi elevati si diffonde facilmente, dal momento che il Paese si basa su questo prodotto principale  per molti dei suoi alimenti base, come il piatto di noodle pho.

Secondo alcune previsioni, i prezzi del riso rimarranno alti anche nel 2024. L’India potrebbe continuare a limitare le esportazioni dopo le elezioni e gli effetti di El Nino potrebbero durare fino a metà anno.

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