Il contributo dell’agricoltura alla Stabilità potrebbe essere inferiore alle previsioni ma nel mirino potrebbe finire il gasolio agevolato, con un nuovo taglio del 5% che andrebbe così ad aggiungersi alle sforbiciate del 2014 e 2013. Se ne sta discutendo in questi giorni ed è una discussione che i risicoltori seguono con preoccupazione, perché se è pur vero che dai 300-500 milioni preventivati inizialmente il contributo del settore potrebbe ridursi a meno di 100 milioni, come anticipa qualche giornale, con un aumento delle aliquote Iva ma anche con l’esclusione dei regimi forfetari (Iva speciale) e della tassazione su base catastale, il gasolio agevolato registrerebbe un appesantimento dele accise dopo i tagli inferti alle agevoleazioni quest’anno e l’anno scorso. A far paura ai risicoltori è soprattutto quest’ultima misura. Nel 2013 era stato deciso un taglio dei quantitativi di carburante a cui applicare l’accisa ridotta del 5 per cento. Nel 2014 ulteriore sforbiciata del 10%. Quest’anno si avrebbe una nuova riduzione di un altro 5 per cento. La sensazione è che questa sconfitta sia stata concordata dalle organizzazioni agricole con il governo per ridurre il passivo su altri fronti. Un calcolo politico ed economico che però sfavorisce produzioni come il riso, in cui l’impatto relativo dei costi energetici è alto. Per rendersi conto della situazione contabile dell’azienda risicola basta consultare lo studio Sarasso sui costi della risicoltura nell’area Pubblicazioni. (13.10.14)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.