Cosa succede a Jolanda di Savoia? Domanda mica tanto peregrina, perché da quelle parti si incontrano – e si scontrano – alcuni potentati del riso italiano. Non proprio a Jolanda, diciamo in zona. Già, perché in terra ferrarese si muovono, tra gli altri, personaggi del calibro di Mario Guidi e di Federico Vecchioni (foto piccola), senza dimenticare quel Mario Tonello che, partito dal riso, è diventato il signore dei cereali nella Coldiretti. I ferraresi, si sa, sono gente riservata. Per tradizione papalina. Perché quando si devono lavorare tanti ettari di terra bisogna bandire le ciance: e da quelle parti gli ettari sono mediamente tanti. Certo, direte voi, li aiuta la nebbia, che nel Ferrarese, auspice il Po, è fitta quasi quanto quella di Vercelli nei giorni migliori (d’inverno, s’intende). Fatto sta che da quando le Bonifiche Ferraresi sono finite nel carniere della strana coppia Guzzetti-De Benedetti (quelli veri, non parliamo di omonimi) e Federico Vecchioni ne ha assunto la guida, la società è diventata immediatamente vivace. Quanto meno, è quel che asserisce un politico d’area come Marcella Zattaterra, già presidente della provincia, oggi consigliere regionale, donna di sinistra vecchio stampo eppure incline alla chiacchiera. E meno male. Perché è grazie a lei che sappiamo, leggendo il Resto del Carlino, che «il gigante ‘Bonifiche Ferraresi’, la più grande azienda risicola italiana (società quotata in borsa), ha deciso di investire, ancora, su terreni nel comune di Jolanda. Dell’importante progetto imprenditoriale e della dimensione dell’investimento, comunque enorme, per ora non si sa molto. Ma sicuramente avrà una ricaduto positiva in termini di occupazione. La società, il cui amministratore delegato è Federico Vecchioni, oggi consta di 5.500 ettari totali di cui 3.750 solo a Jolanda (altri 250 sono a Mirabello e 1.500 ad Arezzo)». Il nuovo investimento viene svelato dalla Zappaterra che dice al giornale locale: «Ho avuto il piacere di conoscere a grandi linee il piano di Bonifiche Ferraresi lo scorso novembre; è un progetto importante non solo per Ferrara ma per tutta la Regione». Poi si spiega che tale investimento «è ampio e va dalla riqualificazione della sede alla creazione di un importante centro di ricerca e innovazione in campo agricolo. Pare che l’intenzione dei vertici della società sia anche quella di trasferire la sede legale di Bonifiche Ferraresi dalla Toscana a Ferrara». In tempi in cui si ragiona di riformare l’Ente Nazionale Risi, andando a incidere proprio sulla ricerca, la notizia che un gruppo imprenditoriale così importante si muova in quest’ambito non è privo di significato né di conseguenze. Se Vecchioni, ex presidente di Confagricoltura, e Guidi, attuale presidente e kingmaker della nomina di Paolo Carrà al vertice dell’Ente, fossero in ottimi rapporti, si potrebbe pensare addirittura a un’inedita sinergia pubblico-privato. Ma poiché è noto che Confagricoltura non ha preso benissimo la decisione di Vecchioni di passare a Coldiretti proprio a conclusione della trattativa su Bonifiche Ferraresi, è più probabile una simpatica competizione. (23.03.15)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.