Corteva Agriscience, in questo articolo, come preannunciato nel precedente, fornisce ai risicoltori alcune informazioni in merito all’evoluzione dei gruppi varietali, ottenute dai dati raccolti ed analizzati da Innova-tech s.r.l.
Con l’indagine che abbiamo condotto tra i risicoltori, sono state intercettate 132 varietà che saranno seminate, rispetto alle 190 coltivate in Italia nel 2023 (Fonte ENR); 36 di esse rappresentano il 90% della superficie che gli intervistati coltivano a riso, di cui 18 tolleranti a Imazamox e Cycloxydim e 15 convenzionali. Entrando nello specifico sull’evoluzione dei gruppi merceologici e sulle più importanti varietà ad essi appartenenti, segnaliamo la seguente distribuzione tra gruppi.
TONDI E LUNGHI B PENALIZZATI
Il gruppo Tondo vede un leggero calo della superficie del -2,6%. Questa riduzione potrebbe dipendere dai prezzi di mercato, inferiori alle aspettative. Dai dati raccolti si stima un importante calo delle varietà storiche del gruppo, compensati dall’ingresso di nuove varietà.
Il gruppo Lungo B potrebbe calare del -12,8%. La produzione al di sotto delle attese di alcune varietà, potrebbe aver spinto i risicoltori ad orientarsi verso gli ibridi indica e varietà di altri gruppi, nonostante i prezzi dei lunghi B siano al momento stabili ed in linea con gli altri gruppi.
RIBE E MEDI IN CRESCITA
Le intenzioni di semina dichiarate dagli agricoltori indicano un incremento del gruppo Ribe del 68,3%. Malgrado scomparirà una varietà importante del segmento, l’introduzione di un’altra, tollerante al cycloxydim, ed i buoni prezzi a fine anno, hanno spinto molti risicoltori ad orientarsi verso questo gruppo.
La superficie coltivata con varietà appartenenti al gruppo Vari Medi potrebbe raddoppiare (111%). Anche in questo caso sarebbe una varietà tollerante a cycloxydim a determinare il forte incremento.
Il gruppo Vialone Nano potrebbe vedere un discreto aumento (+9,6%), anche se le produzioni della campagna 2023 non sono state pienamente soddisfacenti. A guidare l’incremento i prezzi di mercato favorevoli e l’introduzione di una nuova varietà, meno suscettibile al brusone.
CROLLO DEI RISOTTI
Per il gruppo Roma si stima una diminuzione del -47,3%. La varietà Barone CL, che componeva circa il 90% di questo segmento, non sarà più commercializzata e le nuove varietà non sono disponibili in quantità sufficiente a coprire la perdita.
Le superfici seminate con varietà del gruppo Arborio potrebbero ridursi del -18,7% rispetto al 2023. I prezzi poco interessanti, la suscettibilità al brusone e la produzione altalenante della principale varietà coltivata appartenente al gruppo potrebbero aver causato la contrazione di questo segmento.
Secondo le intenzioni di semina degli agricoltori, il gruppo Carnaroli potrebbe subire un lieve calo del -3,1%. Nonostante i prezzi molto bassi rispetto l’anno precedente e le scarse performance di alcune importanti varietà del gruppo, il calo è tutto sommato contenuto poiché la disponibilità di varietà tolleranti ad imazamox e di nuove varietà con genetiche interessanti è elevata.
UN GRUPPO DAVVERO BALDO
Per quanto riguarda il gruppo Baldo è stato rilevato un aumento del 78,8% rispetto alla scorsa campagna. I prezzi interessanti e l’elevata disponibilità di una varietà tollerante ad imazamox, hanno guidato la scelta degli agricoltori verso questo gruppo.
Il gruppo Sant’Andrea dovrebbe aumentare del 40,9%, grazie alla rusticità delle varietà del segmento ed ai prezzi di mercato molto allettanti.
Per quanto riguarda il gruppo Lungo A (altri), l’andamento presenterebbe un calo del –7,6%. La scarsa disponibilità di una varietà legata a contratti di filiera, ha spinto gli agricoltori a guardare con più attenzione agli altri gruppi merceologici, prevalentemente al gruppo Baldo.
Durante le interviste è stato riscontrato un elevato grado di indecisione sulla scelta varietale. Ancora a fine gennaio, molti risicoltori non erano certi rispetto alla scelta di alcune varietà convenzionali da seminare nella campagna prossima ventura. Questo, insieme alla effettiva disponibilità delle sementi certificate, potrà sicuramente influire sull’andamento del panorama varietale 2024. Autori: Team riso, Corteva e Innova Tech
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