In arrivo i controlli delle Domande PAC relative al 2020. I controlli oggettivi in campo, previsti dal Sistema Integrato di Gestione e Controllo degli aiuti comunitari in ambito agricolo, saranno svolti da tecnici delegati da AGEA che si occuperanno dei rilievi e delle elaborazioni dei dati rilevati, con eventuali convocazioni degli agricoltori in contraddittorio, al fine di chiarire possibili discrepanze emerse tra quanto rilevato e quanto dichiarato. Il problema di maggiore entità per le aziende riguarda però le tempistiche: è probabile, data l’esperienza degli scorsi anni, che le convocazioni per il controllo della DU PAC 2020 non avverranno prima dell’estate e quindi dopo la presentazione della DU PAC 2021. Conseguentemente, i contributi e il pagamento del saldo della DU PAC 2020 saranno congelati fino alla data della convocazione e dell’espletamento dei controlli.
Questi ultimi verranno eseguiti su base aerofotogrammetrica, con l’ esame congiunto dei risultati degli accertamenti. Abbiamo trattato le problematiche riscontrate in sede di interpretazione dei rilievi aerofotogrammetrici in un precedente articolo (https://www.risoitaliano.eu/il-rebus-dei-controlli-dal-satellite/ ): un problema diffuso riguarda il disallineamento spaziale che in alcuni casi finisce per causare imprecisioni anche dell’ordine di decine di metri e rilevanti sono anche i possibili errori di interpretazione della foto aerea specialmente in corrispondenza di alberature o corsi d’acqua e conseguenti penalizzazioni dovute, per esempio, all’ombreggiamento ascrivibile alle aree boscate.
Ci spiega Giovanni Daghetta, di CIA Pavia: «Questi controlli formali avvengono sulla base della domanda unica 2020 e molte delle aziende selezionate hanno sede in Lomellina: viene sorteggiato tra i Comuni della Lomellina un certo numero di aziende, in questo caso circa cinquanta, e vengono eseguiti dei controlli con i rilievi aerofotogrammetrici compiuti nel corso della stagione 2019; vengono quindi messi a confronto i dati delle domande presentate con quello che effettivamente è stato rilevato dalla fotografia fatta con il drone, per cui se ci sono delle corrispondenze è tutto regolare mentre, se si rilevano discrepanze tra le varietà di riso o incongruenze rispetto ai dati dichiarati, ci saranno delle sanzioni. Il problema di maggiore entità è che le aziende sorteggiate restano bloccate, in quanto non ricevono l’erogazione del contributo finché non hanno finito di espletare questi controlli. La scelta delle aziende da sottoporre ai controlli avviene ufficialmente per sorteggio; l’Italia è tenuta ad eseguire per conto di Bruxelles controlli di coerenza tra le dichiarazioni e le effettive corrispondenze, quindi si tratta di controlli obbligatori».
Paolo Dellarole, di Coldiretti Vercelli, parla della situazione dei controlli nell’area risicola piemontese: «Per quanto riguarda la nostra zona, l’area risicola di Vercelli, Biella e Novara, al momento sono in corso solo dei controlli cosiddetti di secondo livello che avvengono attraverso la trasmissione di documenti cartacei richiesti dai tecnici. Il controllo riguarda sostanzialmente i contratti d’affitto che devono essere regolarmente registrati, nonché il contributo sulle assicurazioni e sulle superfici catastali. Tutto ciò, complice anche l’emergenza sanitaria, avviene attraverso la trasmissione di documentazione, quindi non ci sono al momento notizie di controlli direttamente in azienda se non nella zona non risicola di Verbania, dove i controlli vengono effettuati presso l’azienda come già accaduto gli anni scorsi, per la verifica dei pascoli. Per quanto riguarda l’areale risicolo, al momento non abbiamo notizie di controlli direttamente in azienda». Autore: Milena Zarbà