I negoziati tra l’Ue e il Vietnam «sono ancora in corso» e non si deve essere preoccupati «per qualcosa che non è ancora successo». Lo ha detto il commissario all’agricoltura Phil Hogan a margine del Consiglio agricoltura del 13 luglio scorso, secondo la ricostruzione fornita dall’Informatore Agrario diffuso oggi. «Risposta che, ovviamente, non soddisfa i produttori di riso italiani, preoccupati dalla concorrenza dei Paesi dell’Estremo Oriente, che cercano negli accordi con l’UE anche un riconoscimento del loro ruolo di grandi esportatori» dice il giornale agricolo, ricordando che si parla della prossima apertura delle frontiere europee a circa 75.000 tonnellate di riso a dazio zero proveniente dal Vietnam, con cui l’Ue sta per chiudere un accordo commerciale. L’Informatore sottolinea anche il pericolo dell’effetto combinato che potrebbe derivare dalla stipula di diversi accordi, visto che Bruxelles sta negoziando trattati bilaterali di libero scambio con Vietnam, Usa, Tailandia e India. Secondo un documento di Farm-Europe, il think tank europeo cui aderisce Confagricoltura il riso resta un prodotto sensibile ai fini dei negoziati e l’Ue intende riservargli un trattamento specifico, ma «le soluzioni comunemente utilizzate per proteggere questo tipo di produzioni – sostiene Farm Europe – come, ad esempio, periodi di transizione più lunghi o impegni a una liberalizzazione parziale, potrebbero rivelarsi di difficile applicazione». Anche sullo scacchiere europeo, inoltre, la filiera risicola italiana sarebbe sola. (22.07.2015)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.