I versamenti volontari rappresentano l’unico strumento attraverso il quale un lavoratore che abbia perso il lavoro, e che si trovi nella fascia di età compresa tra i 55 e i 60 anni, possa raggiungere la pensione diretta (vecchiaia, anticipata, assegno ordinario di invalidità e inabilità) e indiretta.
Il meccanismo consiste nel perfezionare i requisiti di assicurazione e contribuzione. I contributi volontari sono dunque utili per coprire i periodi durante i quali il lavoratore non svolge alcun tipo di attività lavorativa dipendente o autonoma; ha chiesto brevi periodi di aspettativa non retribuita per motivi famigliari o di studio; ha un contratto part time orizzontale o verticale. La scadenza è il 30 giugno.
Il rilascio dell’autorizzazione ai versamenti volontari è subordinato alla cessazione o all’interruzione del rapporto di lavoro che ha dato origine all’obbligo assicurativo. Non decade e può essere ripresa in qualsiasi momento senza dover presentare nuove domande. I contributi volontari versati per sé e per i famigliari a carico rientrano tra gli oneri deducibili in sede di dichiarazione dei redditi, con riduzione del reddito complessivo sul quale è determinata l’imposta dovuta.