Cresce il consumo di riso confezionato. Il dato certificato da Nielsen e far rumore, visto che per mesi si detto che, causa crisi, i consumi del nostro prodotto erano in netto calo. L’argomento caldo, perch sui trend del consumo si gioca la partita dei prezzi tra agricoltori e industriali risieri. La notizia tratta da Italia Oggi, che sottolinea: "L’alimentare risponde alla crisi con minor difficolt degli altri. La produzione nel primo trimestre del 2009, a fronte di un crollo del settore industriale nel suo complesso (-21%), ha segnato una flessione molto pi contenuta del -4,3%. Un dato che, se visto insieme al tessile, all’industria del legno, al comparto chimico e metallurgico, oscillanti tra il -10% e il -30%, testimonia una migliore tenuta per le doti anticicliche del settore. In particolare a marzo, con -1% sullo stesso mese 2008, il settore ha segnato la migliore performance, anche se dovuta in gran parte ai prodotti di ricorrenza per la Pasqua. "In un momento difficile per l’industria alimentare italiana, segnato da un forte calo della produzione industriale e alimentato da segnali ancora negativi per l’anno in corso", afferma Gian Domenico Auricchio, presidente di Federalimentare, "la fiducia riposta dal consumatore verso i prodotti di marca e ad alto contenuto di servizio, assieme alla dichiarata prospettiva di un mantenimento dei consumi alimentari, senza tagli sostanziali alla spesa nel 2009, rappresentano un motivo di speranza per tutto il comparto". I consumi alimentari nel 2008 hanno tenuto anche grazie all’exploit delle vendite al dettaglio dei prodotti di marca: +6,8% a fine 2008, ribaltando il -1,6% di fine 2007(dati Centromarca). I grandi brand continuano a rappresentare il 70% dei beni di consumo acquistati nei super e negli ipermercati italiani. Una leadership costruita puntando sull’innovazione di prodotto e di processo.Il carrello della spesa. Nel 2008 la spesa domestica per generi alimentari stata di 144 miliardi di euro (466 euro a famiglia) contro i 140 miliardi del 2007, rappresentando il 18,8% della spesa totale delle famiglie, seconda voce di spesa dopo l’abitazione. Mentre la spesa extradomestica si attestata sui 67 miliardi di euro (insieme arrivano a circa 211 miliardi di euro). Complessivamente lo scontrino medio sceso da 70 euro circa a 63 euro (fonte Nielsen), ma sono stranamente in flessione, nonostante l’aumento delle offerte, anche gli acquisti di prodotti in promozione (dal 21,8% al 18,8%, dati Infoscan Census). In tempo di crisi – prosegue il quotidiano economico – gli italiani riscoprono lo stile gastronomico mediterraneo, la tradizione e il gusto. Ô il caso della pasta, che nei primi tre mesi del 2009 ha registrato un +2,4%, a conferma di un trend positivo che ha riguardato anche il 2008. Buon andamento, nel periodo gennaio-marzo, del settore delle carni avicole (+2,7%), che prolunga il trend positivo del 2008 (+4%). Bene, in generale, comunque, il comparto delle carni, salumi e uova mostra nei primi tre mesi dell’anno una tendenza riflessiva (-0,4%), frutto di andamenti contrastanti, fra cui emerge la buona performance dei salumi (+4,7%). Tiene il latte e derivati (0,3%), con una leggera ripresa da parte dei formaggi (+0,6%, rispetto allo 0,1% del 2008), e quello degli oli e grassi vegetali (1,3%). A essere premiati sono state le verdure di V gamma che nel 2008 sono cresciute del +16,7% e nei primi tre mesi dell’anno confermano questo trend con +11,6%. Negli ultimi dieci anni le quantit di verdure pronte per l’uso in sacchetto acquistate dagli italiani sono triplicate e trovano spazio nel carrello della spesa di quasi un italiano su due. Positivo anche il +9,5%, primo trimestre del 2009, degli ortaggi surgelati e il +7,2% di quelli in scatola.Per quanto riguarda il vino, il calo di consumi (-7,1%) si deve soprattutto a una flessione del vino da tavola (-11,8%) cui si affianca il calo delle Doc-Docg (-5,6%). Ai due cali fa da contraltare la buona performance degli Igt (+4,1%). Secondo il Nielsen Consumer Confidence Survey i primi piatti pronti sono aumentati nel 2008 del 47,2%. Mentre i condimenti pronti freschi hanno registrato una crescita del 7,3% e i condimenti pronti sono aumentati del 5,1%. Ottimo trend anche per i formaggi pronti grattugiati, che crescono del 2,3%. Cresce anche il food confezionato (+6,5%) con il prosciutto cotto affettato (+12,3%), la mortadella affettata (+12,1%), i wrstel (+5,3%), i formaggi spalmabili (+3,3%), il riso confezionato (+1,6%) e i concentrati di pomodoro (+1,5%). Quello che emerge la tendenza degli italiani alla cura della salute. Dati Nielsen mettono in luce la crescita di prodotti senza grassi (+24,7%), senza glutine (+17,2%), dei prodotti light (+7,7%). In generale, negli ultimi cinque anni le vendite in volume di questa categoria sono aumentate del +59% (Rapporto Coop 2008).Premiati anche i prodotti con il pi alto grado di innovazione. Come i "sostituti del pane" che nei primi tre mesi del 2009, secondo l’Ismea, sono cresciuti dell’1,4%.
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