Confagricoltura aderisce alla manifestazione Sì Tav in programma sabato mattina 10 novembre alle 10,30 davanti alla Prefettura di Torino, in piazza Castello. È una manifestazione che contesta una politica «che non tiene conto della realtà che tutti noi cittadini viviamo ogni giorno, una politica che non dà futuro alle nostre imprese, attività, al lavoro e ai nostri figli». Confagricoltura «invita imprenditori e cittadini a manifestare per favorire la realizzazione della Tav e una nuova politica delle infrastrutture, scendendo in piazza senza etichette, senza bandiere, senza simboli». Una presa di posizione che rimarca la distanza di Confagricoltura dal governo pentastellato e, per contrasto, la vicinanza tra lo stesso governo e la Coldiretti, che sulla manifestazione Sì Tav non si è espressa e che sul progetto ferroviario avrebbe una visione più critica.
Confagricoltura ci fa pervenire questa precisazione, in seguito alla pubblicazione della notizia: «Caro direttore, leggo sulla sua agenzia, a proposito della partecipazione della nostra organizzazione alla manifestazione Sì Tav di sabato 10 novembre, che “Confagricoltura rimarca la distanza dal governo pentastellato”. Non si tratta di essere a favore o contro l’operato del governo, ma a favore di una di un’opera importante e fondamentale per il Piemonte per il Paese. L’agricoltura ha bisogno di infrastrutture e non soltanto della Tav, ma anche del Terzo Valico, dell’Asti Cuneo e della banda larga per l’accesso veloce a internet. Siamo un’organizzazione apartitica ma non apolitica. Ci confrontiamo in modo costruttivo con il governo, nell’interesse della categoria che rappresentiamo e del Paese, elogiando le scelte positive e criticando gli aspetti che non condividiamo, in piena coerenza con la realtà che rappresentiamo e in modo trasparente. Siamo convinti che quest’opera debba essere realizzata, e lo diciamo al governo in carica, così come l’abbiamo fatto presente a quelli precedenti, senza preclusioni partitiche, ma nell’interesse del nostro futuro. Firmato: Enrico Allasia presidente Confagricoltura Piemonte». Risponde Paolo Viana: Pur rispettando lo spirito costruttivo di Confagricoltura, scendere in piazza per difendere la Tav oggi significa contrastare l’operato del governo in carica che, a tutti i livelli, ha deciso di fermare l’opera. Il compito del sindacato è fare politica (sindacale) quello di un giornale è spiegare le cose e quella data ci pare una spiegazione plausibile.