Nei giorni scorsi è stata notificata in via informatica la Scheda Condizionalità 2015. La Scheda riporta l’elenco dei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e le norme per il mantenimento del terreno in Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (BCAA) che l’agricoltore beneficiario degli interventi contributivi comunitari (aiuti diretti, PSR, ecc) è tenuto a rispettare. Purtroppo l’esigenza di sintetizzare nelle poche pagine della Scheda informatica la normativa nazionale sulla Condizionalità (DM 23 gennaio 2015) e quella regionale (DGR 12-7700 del 26/05/2014 – allegato ) ha comportato apprensione nei produttori agricoli piemontesi, fa notare Confagricoltura. Iin particolare dalla lettura degli obblighi evidenziati come BCAA4 – copertura minima del suolo, sembrerebbe emergere il divieto di effettuare le arature autunno-vernine in tutti i terreni a seminativo, quando invece la norma si applica “nei terreni che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli in assenza di sistemazioni” (cfr DM 23/01/2015 – BCAA4): precisazione che nella Scheda è omessa; inoltre, con riferimento alla BCAA5 – Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche per limitare l’erosione, dalla lettura della Scheda non sembrerebbe possibile effettuare i livellamenti ordinari in terreni coltivati a riso (mancando il flag sulla deroga), prescrivendo invece che questi debbano essere autorizzati; anche in questo caso la normativa regionale recita diversamente, consentendo “i livellamenti ordinari per la messa a coltura e per la sistemazione dei terreni a risaia” ; in questo caso inoltre anziché il termine “livellamenti” sarebbe più opportuno utilizzare la dizione: “sistemazioni tecnico-idrauliche”; per livellamento si intende di norma la cosiddetta laseratura che viene effettuata ogni due/tre anni per mantenere il livellamento della camera di risaia. Pertanto, onde evitare ingiustificati rilievi di inadempienze da parte dei controllori e le conseguenti riduzioni negli aiuti pac, sarebbe opportuno – sottolinea Confagricolura – che la Regione Piemonte precisasse ufficialmente che, per quanto riguarda gli obblighi a carico dei produttori agricoli e le conseguenti verifiche da parte degli Enti preposti, valgano esclusivamente le normative ufficialmente emanate in materia (DM 23 gennaio 2015 e DGR 12-7700 del 26/5/2014 e successive integrazioni). (21.10.2015)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost