E’ tornata a riunirsi la commissione per il contratto tipo di compravendita del risone.
La riunione si è tenuta ancora presso la Camera di Commercio di Vercelli, ma questa volta la commissione è stata integrata con i rappresentanti della provincia di Pavia. Non si è fatto nessun passo in avanti. Al centro della discussione, ancora l’umidità massima del risone. L’industria chiede di abbassare il limite del tasso massima per il ritiro della partita di risone da 14,5% a 13% ma gli agricoltori fanno muro. L’industria sostiene che tolta la lolla l’umidità aumenta e si avvicina pericolosamente ai limiti internazionali (15%) ma gli agricoltori obiettano che se si scende sotto il 13, oltre ad avere un aggravio di costi energetici per l’essicazione, aumenta il rischio di fessurazione del chicco e quindi di minor resa. Quel valore è praticabile per alcune varietà – segnatamente gli indica – ma non per altre.
Quindi, l’approccio più corretto è quello di stabilire caso per caso l’umidità massima, a livello negoziale. Anche perché, sottolinea la parte agricola, il problema degli sforamenti riguarda una percentuale molto bassa delle partite (2%), quelle vendute a inizio stagione, e non è sensato modificare gli standard quando può esservi un approccio negoziale caso per caso. Se ne riparlerà.
Puoi seguirci anche sui social: siamo su facebook, e linkedin. Se vuoi essere informato delle novità, compila il modulo newsletter e whatsapp presente in home page. Se vuoi leggere ricette trovi tutto su http://www.risotto.us e se vuoi comprare dell’ottimo riso in cascina collegati a http://www.bottegadelriso.it