La Commissione presenta ai membri della commissione Agricoltura del Parlamento Ue la valutazione di impatto che accompagna la nuova proposta di regolamento per l’uso sostenibile dei fitofarmaci e scoppia il finimondo.
AUMENTO DELLE PRODUZIONI E RIDUZIONE AGROFARMACI
«L’Esecutivo Ue sembra colto da un improvviso attacco di schizofrenia: da un lato chiede ai nostri agricoltori di produrre più cereali, derogando ai requisiti ambientali della Pac, per fare fronte alla crisi alimentare causata dall’attacco russo all’Ucraina; dall’altro cerca di imporre target di riduzione dei fitofarmaci del tutto irrealistici, e con impatti devastanti sulla capacità produttiva europea e la sicurezza alimentare globale» commenta l’europarlamentare Paolo De Castro (S&D).
OBIETTIVI ITALIANI
«Basti pensare che per l’Italia sono stati previsti obiettivi di riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci di quasi due terzi, senza tenere alcun conto – sottolinea l’europarlamentare PD – degli sforzi messi in campo dai nostri agricoltori negli ultimi anni, che hanno portato alla significativa riduzione delle quantità di prodotti fitofarmaci utilizzati, e all’innalzamento della loro qualità, quasi azzerando gli impatti sulla salute dei cittadini».
INNOVAZIONE UNICA SOLUZIONE
«Come commissione Agricoltura del Parlamento Ue – continua il membro Comagri – siamo pronti a metterci al lavoro per ri-bilanciare questa proposta, che al momento non tiene in considerazione gli impatti, peraltro ammessi durante la presentazione di oggi. Non si offrono agli agricoltori alternative concrete all’utilizzo di pesticidi. Serve un approccio pragmatico e realista – conclude De Castro – che rimetta al centro i nostri agricoltori, supportandoli e offrendo loro tutte le opportunità che ci offre l’innovazione, dallo smart-farming alle nuove tecniche di miglioramento varietale, le Tea, per poter continuare a produrre in quantità adeguate, e allo stesso tempo in modo più sostenibile».