La Commissione europea adotta una posizione incerta sulle importazioni di fertilizzante azotato liquido e il Copa-Cogeca, la federazione delle associazioni di imprenditori e delle cooperative agricole, considera questo risultato come deludente.
Il voto degli Stati membri dell’11 settembre in seno al Comitato per gli strumenti di difesa commerciale dell’UE ha avuto come risultato l’assenza di un parere sulla proposta di istituire dazi antidumping definitivi sulle importazioni di soluzione azotata da Russia, Trinidad e Tobago e USA. In queste condizioni la Commissione europea era libera di adottare o meno la propria proposta di regolamento che istituisce dazi antidumping definitivi. La decisione incerta della Commissione lascia nel dubbio i rappresentanti delle organizzazioni agricole europee. Nonostante le ultime azioni del Copa e della Cogeca, la Commissione ha pubblicato il regolamento sulle misure antidumping definitive, che è entrato in vigore il 10 ottobre ed è direttamente applicabile nell’Ue. I dazi aggiuntivi sulle importazioni ammontano a 22,24 €/t per la soluzione azotata proveniente da Trinidad e Tobago, 29,48 €/t per l’origine USA e 42,47 €/t per la maggior parte delle origini russe. La misura è retroattiva, ovvero i dazi provvisori (dal 16,3% al 34%) applicati dall’11 aprile 2019, che erano stati depositati, saranno effettivamente riscossi. L’effetto di questa decisione, anche se non è immediatamente percepibile a causa delle aspettative del mercato e dell’imposta provvisoria preesistente, sarà l’aumento dei costi di produzione degli agricoltori che utilizzano la soluzione azotata, in particolare nel settore dei cereali. Questa nuova protezione del mercato europeo dei fertilizzanti, già non molto competitivo, è particolarmente ingiusta in un contesto caratterizzato da mercati agricoli sempre più aperti al mondo. Nonostante questo risultato deludente, si nota che l’impatto è in qualche modo limitato perché le imposte definitive sugli importi fissi sono inferiori ai livelli dei dazi ad valorem proposti inizialmente dalla Commissione e non aumenterebbero neanche se i prezzi della soluzione azotata aumentassero.
Inoltre, la Commissione ha avviato un’indagine per valutare se rinnovare o meno, per 5 anni, l’imposta antidumping che colpisce da oltre 20 anni le importazioni russe di nitrato di ammonio, un’imposta che siamo riusciti a ridurre nel novembre 2018 da 47 a 33 €/t (-30%). Il Copa-Cogeca si è già presentata come parte interessata a questa nuova procedura e sta preparando informazioni per la Commissione con i servizi della Dg Trade in vista di un’audizione prevista per le prossime settimane. Autore: Luciano Pellegrini