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COME SI APPLICA LA CONDIZIONALITA’

da | 16 Set 2015 | Norme e tributi

contratti agricoltura

confagricolturaLe norme relative alla “Condizionalità” – comprendono una serie di determinati impegni nei settori della protezione ambientale, della sanità pubblica e salute degli animali e delle piante, nonché del benessere animale. L’Unione Agricoltori di Vercelli e Biella ha predisposto una lunga analisi di dettaglio delle prescrizioni che vi illustriamo. Innanzi tutto, il documento riferisce che la in materia è normata dal Regolamento (UE) n. 1306/2013, nonché da ulteriori disposizioni comunitarie e da norme attuative nazionali e locali. In generale si tratta di assicurare: petto delle norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche ed Ambientali (BCAA). «I cosiddetti “Criteri di Gestione Obbligatori” (CGO) – scrivono gli esperti dell’Unione vercellese – contengono i più importanti impegni in materia di protezione dell’ambiente, sicurezza alimentare, impiego di prodotti fitosanitari, identificazione e registrazione degli animali, sanità pubblica e salute degli animali, nonché tutela degli animali. Le cosiddette “norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali” (BCAA) sono finalizzate tra l’altro a ridurre l’erosione del suolo, ad evitare l’eliminazione di elementi caratteristici del paesaggio, ad assicurare il mantenimento della copertura minima del suolo e alla tutela delle acque.
Tutti coloro che percepiscono pagamenti diretti (misure agroambientali, premi per l’agricoltura biologica, indennità compensativa, domanda unica comprensiva di contributo sull’assicurazione antigrandine) sono obbligati a rispettare i criteri di condizionalità applicabili alla propria azienda. Gli impegni sono in vigore per tutto l’anno solare e per tutte le superficie agronomiche dell’azienda, anche per quelle non richieste a premio.
Ogni anno vengono eseguiti controlli in loco a campione presso le aziende agricole, per verificare l’osservanza degli obblighi di condizionalità. Eventuali violazioni comportano una riduzione dei pagamenti diretti.
Criteri obbligatori di gestione (CGO) e STANDARD (BCAA) della “condizionalità”
Settore 1 Ambiente, cambiamenti climatici e buone condizioni agronomiche del Terreno
FERTILIZZANTI (CGO 1)
Vale per aziende in cui si pratica lo spargimento di fertilizzanti (letame, liquame) e che presentano domanda di premio per le misure agroambientali o per le coltivazioni biologiche, nonché per le aziende che hanno superfici in zone vulnerabili da nitrati
OBIETTIVO: rispetto dei criteri minimi per lo stoccaggio e spandimento di fertilizzanti, nonché rispetto del carico di bestiame massimo ammissibile
IMPEGNI: i depositi di stoccaggio per effluenti zootecnici devono evitare la fuoriuscita di letame, liquame e liquidi di sgrondo e deve essere assicurato un volume di stoccaggio per un periodo di almeno 6 mesi. Devono essere rispettati i divieti per l’utilizzo degli effluenti di allevamento e dei concimi minerali (divieto di spandimento nel periodo invernale, nelle vicinanze di corsi d’acqua ed in presenza di terreno gelato oppure innevato). Su terreni agricoli non si possono superare le quantità massime di azoto previste per l’azienda.
ACQUE (BCAA 1, BCAA 2, BCAA 3)
Vale per tutte le aziende agricole
OBIETTIVO: Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua
IMPEGNI: è prevista una fascia tampone lungo i corpi idrici superficiali (fiumi, torrenti, canali ecc.). All’interno di questa fascia tampone non deve essere effettuato nessun tipo di lavorazione del terreno e non devono essere utilizzati ne fertilizzanti inorganici (concimi minerali) ne organici (letame, liquame). A seconda della qualità dell’acqua e del tipo di coltivazione la fascia tampone deve avere una larghezza fino a 5 metri.
OBIETTIVO: rispetto delle procedure di autorizzazione quando l’utilizzo delle acque ai fini di irrigazione è soggetto ad autorizzazione
IMPEGNI: qualora l’agricoltore utilizzi acque pubbliche per l’irrigazione è necessaria l’autorizzazione per il prelievo ed uso dell’acqua (concessione per l’utilizzo di acque pubbliche).
OBIETTIVO: protezione delle acque dall’inquinamento provocato da sostanze pericolose (BCAA 3)
IMPEGNI: la perdita nel terreno o nel sottosuolo di carburanti e oli minerali, oli esausti, filtri e batterie deve essere evitata. I carburanti sono generalmente da immagazzinare in contenitori a doppia parete dotati di pompa e pistola erogatrice. Piccole quantità di carburante, così come altre sostanze inquinanti possono essere depositate in un contenitore a parete singola con vasca di contenimento. I depositi di carburante ed i distributori aziendali devono essere a norma…
SUOLO E STOCK DI CARBONIO (BCAA 4 e BCAA 5)
Vale per tutte le superfici agricole
OBIETTIVO: Copertura minima del suolo
IMPEGNI: tutte le aree senza un sistema di regimazione delle acque, che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili, necessitano di una copertura vegetale durante il periodo invernale.
OBIETTIVO: Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche per limitare l’erosione (BCAA 5) IMPEGNI: qualora su terreni declivi siano visibili fenomeni erosivi devono essere realizzati solchi acquai temporanei. Deve essere assicurata la manutenzione della rete idrica aziendale. Per effettuare lavori di livellamento è necessaria l’autorizzazione.
Vale per superfici ad arativo e foraggere avvicendate (BCAA 6)
OBIETTIVO: Mantenimento del livello di sostanza organica del suolo
IMPEGNI: è vietata la bruciatura delle stoppie e delle paglie. In deroga, per il riso è ammessa la bruciatura delle paglie, fatte salve le prescrizioni previste dal Regolamento provinciale di Vercelli (distanze dalle strade, condizioni atmosferiche idonee, ecc.)
BIODIVERSITÀ
Vale per tutte le superfici agricole e forestali
OBIETTIVO: conservazione degli uccelli selvatici
IMPEGNI: rispetto dei seguenti divieti:uccidere o catturare o disturbare deliberatamente le specie protette di uccelli specialmente durante il periodo di riproduzione e di dipendenza; distruggere o danneggiare o asportare nidi e uova; distruggere gli habitat degli uccelli selvatici.
Vale per tutte le superfici agricole e forestali all’interno delle zone “Natura-2000” (CGO 3)
OBIETTIVO: conservazione degli habitat naturali e semi naturali e della flora e della fauna selvatiche nelle zone “Natura-2000”
IMPEGNI: È vietato distruggere deliberatamente o uccidere o asportare esemplari di flora e fauna selvatica protetta. Gli interventi (p.es. costruzione di strade, drenaggi, miglioramenti) all’interno di siti Natura-2000 devono essere sottoposti a preventiva approvazione e alla valutazione di impatto ambientale.
PAESAGGIO E MISURE DI TUTELA PAESAGGISTICA
Vale per tutte le superfici agricole
OBIETTIVO: mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio
IMPEGNI: non devono essere danneggiati o rimossi monumenti naturali, biotopi così come elementi caratteristici del paesaggio quali muretti a secco, terrazzamenti, siepi, stagni, alberi in filari, in gruppi o isolati. Sono vietati il riempimento di fossi e l’intubamento di corsi d’acqua. È vietato potare le siepi e gli alberi nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli
Settore 2 – Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante
SICUREZZA ALIMENTARE
Vale per tutte le superfici agricole che producono e mettono in commercio prodotti alimentari e/o mangimi zootecnici
OBIETTIVO: Rispetto degli impegni relativi alla sicurezza degli alimenti e dei mangimi
IMPEGNI: l’azienda agricola è responsabile della corretta igiene durante la produzione, stoccaggio e commercializzazione dei propri prodotti. Deve essere evitata qualsiasi contaminazione con sostanze pericolose (carburanti, sostanze chimiche, prodotti fitosanitari, medicinali ecc.).
Vale per tutte le aziende che praticano l’allevamento di animali
OBIETTIVO: Divieto di utilizzo di talune sostanze ad azione stimolante della crescita nella produzione animale
IMPEGNI: è vietata la somministrazione di talune sostanze ad azione ormonica e stimolante della crescita agli animali destinati alla catena di produzione alimentare. I farmaci utilizzati per gli animali devono essere riportati nel registro dei trattamenti farmacologici.
IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI (CGO 6 CGO 7 CGO 8)
Vale per le aziende che allevano suini
Vale per le aziende che allevano bovini
Vale per le aziende che allevano ovini e/o caprini
OBIETTIVO: identificazione e registrazione di bovini, ovini, caprini e suini
IMPEGNI: tutti gli animali dell’azienda devono essere identificati correttamente: bovini, pecore e capre, suini. Per tenere aggiornata la banca dati, gli acquisti e le vendite, come pure tutte le movimentazioni degli animali, devono essere comunicate entro 7 giorni al Servizio veterinario competente. La perdita di una marca auricolare deve essere comunicata immediatamente. I registri di stalla di tutte le specie animali devono essere aggiornati entro 3 giorni.
MALATTIE DEGLI ANIMALI
Vale per le aziende che allevano bovini, ovini e/o caprini
OBIETTIVO: misure di lotta contro malattie degli animali soggette ad obbligo di denuncia
IMPEGNI: È vietata la somministrazione al bestiame da reddito di sostanze proteiche trattate di origine animale. Ogni sospetto di epidemia come BSE o encefalopatia spongiforme ed ogni decesso di animali devono immediatamente essere comunicati al veterinario.
PRODOTTI FITOSANITARI (CGO 10)
Vale per le aziende che utilizzano prodotti fitosanitari
OBIETTIVO: rispetto degli impegni relativi all’impiego di prodotti fitosanitari
IMPEGNI: l’utilizzo di prodotti fitosanitari nelle colture da reddito (arativo, foraggere avvicendate, colture frutticole, orticole e viticole, ecc.) è soggetto all’obbligo di registrazione. L’apposito registro deve essere costantemente aggiornato e riportare tutte le informazioni dei trattamenti eseguiti. Il registro deve essere conservato, unitamente alle fatture e bolle di accompagnamento, per una durata di tre anni a partire dall’anno successivo a quello di utilizzo. Devono essere rispettate le specifiche prescrizioni di utilizzo dei prodotti fitosanitari (tipo di prodotto impiegato, coltura sottoposta a trattamento, superficie, data, dose, fase fenologica, motivo del trattamento ecc). Se i trattamenti fitosanitari non sono eseguiti direttamente dal/dalla titolare dell’azienda, è necessario che questi rilasci apposita delega. Il patentino per l’acquisto e impiego di prodotti fitosanitari deve essere in corso di validità. Chiunque acquisti o utilizzi prodotti fitosanitari deve disporre di un apposito sito di stoccaggio conforme alle norme vigenti.
UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI
Vale per le aziende che utilizzano prodotti fitosanitari e che presentano domanda di premio per le misure agroambientali o per le coltivazioni biologiche.
OBIETTIVO: rispetto dei requisiti minimi relativi all’impiego di prodotti fitosanitari
IMPEGNI: il controllo della funzionalità delle attrezzature di irrorazione deve essere eseguito almeno una volta ogni 5 anni (indipendentemente dal tipo di coltura da trattare). Il documento relativo al controllo degli irroratori va conservato. Nell’eseguire i trattamenti deve essere assicurato il rispetto della adeguata distanza da corsi d’acqua e da altre zone sensibili.
Settore 3 Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante
BENESSERE DEGLI ANIMALI (CGO 11 CGO 12 CGO 12)
Vale per le aziende che allevano bovini (e vitelli)
Vale per le aziende che allevano suini
Vale per le aziende che allevano animali da reddito
OBIETTIVO: rispetto dei requisiti minimi per l’idoneo allevamento del bestiame da Reddito
IMPEGNI: devono essere rispettati i requisiti minimi previsti per l’allevamento idoneo della specie animale (evitare di causare inutili sofferenze, adeguata climatizzazione e illuminazione della stalla, cura ed igiene, ambiente sufficientemente spazioso, divieto di legare gli animali, rispettare la compatibilità sociale della specie, disponibilità di mangime, acqua e spazio a sufficienza, ecc.).
Settore 4 Pascolo permanente
PASCOLO PERMANENTE
Vale per le aziende con superfici a pascolo permanente (prati, pascoli, alpeggi)
OBIETTIVO: mantenimento del pascolo permanente
IMPEGNI: la conversione delle superfici a pascolo permanente in colture intensive come frutticoltura, viticoltura o arativo potrebbe in futuro essere associata ad ulteriori impegni. La conversione delle superfici a pascolo permanente ad altri usi è normalmente vietata nei siti “Natura-2000”.
In caso di controlli elenchiamo, a titolo esemplificativo, di seguito i documenti che vengono richiesti all’azienda (ovviamente, in funzione del tipo di azienda alcuni documenti non possono essere presenti).
Documento di identità del Rappresentante Aziendale
Registro di carico scarico dei rifiuti e MUD
· Autorizzazione e/o valutazione di incidenza di interventi strutturali realizzati in area SIC e/o ZPS,
· Autorizzazione allo scarico diretto di sostanze pericolose, rilasciata dalle Autorità competenti per l’azienda che svolge attività agroindustriale prevalente sull’attività agricola e/o che trasforma materia prima proveniente prevalentemente dall’esterno DL 3/4/06 n.152
· Verifiche effettuate dagli Enti competenti circa lo scarico di sostanze pericolose
· Formulario di identificazione dei fanghi di depurazione
· Schede di accompagnamento dei fanghi di depurazione
· Registro di utilizzazione dei fanghi di depurazione sui terreni
· Notifiche di spandimento dei fanghi di depurazione
· Autorizzazione allo spandimento dei fanghi di depurazione
· Iscrizione all’albo delle imprese che effettuano gestione rifiuti
· Registro di Carico e Scarico dei fanghi di depurazione
· Comunicazione Semplificata di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici
· Comunicazione Completa di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici
· Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti in forma semplificata
· Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti in forma completa
· Autorizzazione Integrata Ambientale
· Documentazione di asservimento dei terreni
· Registro dei Trattamenti e/o Quaderno di Campagna
· Fatture o documentazione d’acquisto dei prodotti
· Moduli di acquisto per i prodotti tossici o nocivi
· Patentino dell’acquirente dei prodotti fitosanitari
· Patentino dell’utilizzatore dei prodotti fitosanitari
· Contratto o fattura intestata al contoterzista che ha provveduto all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari
· Certificato della verifica delle attrezzature per l’irrorazione dei prodotti fitosanitari
· Manuale Aziendale (produzione di latte fresco)
· Documentazione relativa alle movimentazioni di latte fresco
· Documentazione relativa alla registrazione completa e aggiornata delle movimentazioni in entrata e uscita dei foraggi e delle componenti dei mangimi
· Documentazione attestante l’appartenenza dell’azienda ad un Consorzio irriguo
· Documentazione attestante l’autorizzazione all’utilizzo di un pozzo
· Documentazione attestante l’autorizzazione alla captazione di acque appartenenti a fiumi o laghi
· Documentazione attestante l’autorizzazione alla captazione di acque da uno stagno aziendale
· Autorizzazione all’utilizzo di acqua irrigua da una fonte diversa da quelle sopra specificate (16.09.2015)

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