Dopo le polemiche, le dimissioni dei revisori dei conti, il commissariamento, è la volta del ricorso. Lo ha presentato un gruppo di consiglieri d’amministrazione dell’Associazione Irrigazione Est Sesia – Consorzio di Irrigazione e Bonifica, che oggi, allo scopo di presentare l’iniziativa, ha indetto una conferenza stampa presso lo studio dell’avvocato Ruffino Frau Verna di Piazza Sant’Alessandro, 6 a Milano. Erano presenti i consiglieri ricorrenti e il presidente commissariato, Camillo Colli. Vi avevamo anticipato questi fatti nell’ultimo articolo.
Il tema della conferenza riguardava l’opposizione che un gruppo di agricoltori intendono portare avanti contro il commissariamento dell’ente ad opera delle Regioni Piemonte e Lombardia. A tale proposito il rappresentante dello studio legale ha spiegato che ieri è stato notificato alle Regioni Lombardia e Piemonte e al commissario straordinario dell’Est Sesia, Ettore Fanfani, il ricorso presentato al tribunale amministrativo regionale (TAR) del Piemonte, sede di Torino, volto a richiedere la sospensione della nomina del Commissario per l’amministrazione del associazione irrigua Est Sesia – Istanza n. 222025.
L’istanza è stata sottoscritta da 49 persone che, è stato precisato, si accollano personalmente le spese necessarie. Durante la conferenza stampa sono state illustrate le loro ragioni. La prima contestazione riguarda il fatto che l’Est Sesia viene considerato come un soggetto giuridico di tipo pubblico da una Regione e di tipo privato da un’altra. Se l’ente fosse di tipo privato, l’avvocato ha ricordato che dovrebbe esser fatta valere una sentenza della Corte di Cassazione che rigettava un analogo provvedimento delle Regione Emilia Romagna riguardante le “Partecipanze agrarie” (ente privati che beneficiano di denaro pubblico) in quanto tale materia è di competenze del Ministero e non delle Regioni.
Quanto al dispositivo di nomina del commissario, da quanto affermato dai legali, l’oggetto del contendere sembra emergere dai rilievi relativi al bilancio del 2022, non approvato dalla società di revisione dei conti incaricata di effettuare i controlli di legge. La società in questione la Price Water House è una delle maggiori società di controllo e certificazione dei bilanci al mondo e largamente conosciuta nel settore. Per questa ragione è da considerare più che autorevole, è stato detto. Questa mancata approvazione avrebbe portato alle dimissioni del Collegio dei revisori dei conti (sia in carica che sostituti), impedendo la regolare certificazione dei bilanci (ricordiamo che le entrate del consorzio sono costituite in parte da denaro pubblico). Le regioni contestano all’amministrazione Est Sesia rilevanti perdite negli ultimi bilanci, oltre ad una mancata collaborazione nei controlli, ma secondo gli avvocati dei ricorrenti tali affermazioni sono contestabili, in quanto tali perdite deriverebbero da contenziosi legali molto noti e che hanno già trovato soluzione in ben due sentenze, una nel 2019 del tribunale di Novara (sentenza n. 1392/19 del 28.01.2020) e una del tribunale di Torino (sentenza di appello), che indicherebbero che in fondi ascritti a bilancio nelle annate in capo alle precedenti amministrazioni non sarebbero stati correttamente rendicontati, causando, nel corso degli anni, un grosso debito. Da qui l’obbligo dell’attuale amministrazione di provvedere alla soluzione.
Per quanto riguarda la mancata collaborazione anche questa contestazione è stata respinta in quanto nel ricorso si afferma che sia la Regione Piemonte che la Regione Lombardia erano al corrente della situazione. L’avvocato si è poi lamentato del fatto che le Regioni non hanno tempestivamente provveduto alla nomina di un nuovo Collegio dei Revisori dei conti, ritardando così gli adempimenti burocratici amministrativi indispensabili per accedere ai fondi. Tuttavia la situazione appare ad oggi in via di normalizzazione, è stato commentato.
Ora che succederà? Il commissario Fanfani entrerà comunque in carica nonostante il ricorso e rimarrà tale sino alla sentenza del TAR. Tale sentenza è attesa, per legge, entro 20 giorni dalle presentazione del ricorso (09/01/25); se lo ritiene, il TAR potrà però procedere ad una ulteriore valutazione del caso in un tempo massimo di 3-4 mesi. Pertanto è probabile che la stagione irrigua 2025 avverrà sotto regime di commissariamento. Autore: Franco Sciorati
Scarica i documenti del ricorso:
Doc_1_Statuto AIES Doc_2_Sentenza n. 1392:19 del Tribunale di Novara Doc_3_Sentenza n. 2544:22 della Corte d’Appello di Torino Doc_4_Azione di responsabilità notificata in data 28 maggio 2024 Doc_5_Rettifiche al bilancio AIES al 31 dicembre 2022
Doc_4_Azione di responsabilità notificata in data 28 maggio 2024
Doc_3_Sentenza n. 2544:22 della Corte d’Appello di Torino