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COLDIRETTI SMENTISCE CENTINAIO SULLA CINA

da | 31 Ago 2019 | Internazionale

La Coldiretti smentisce Centinaio. Il dossier sull’export di riso italiano in Cina è bloccato. Bloccatissimo. L’organizzazione agricola denuncia oggi le «barriere sanitarie e burocratiche erette strumentalmente nei confronti dei prodotti agroalimentari nazionali, dal pomodoro ciliegino bloccato alle frontiere con il Canada ai porti chiusi al riso tricolore in Cina, che costano almeno mezzo miliardo all’export nazionale». Il dato emergerebbe proprio da un dossier realizzato dal ministero delle Politiche Agricole e che smentirebbe le rassicurazioni fornite dal Ministro. Infatti, Centinaio in aprile affermava: «Stiamo lavorando ad un progetto per esportare in Cina un riso particolare, diverso, che i cinesi in questo momento non hanno. È un riso utilizzato per il risotto. Fa sorridere perché sembra quasi come andare a vendere il ghiacciolo al Polo Nord, ma i consumatori cinesi ritengono i prodotti italiani di qualità e garantiti. Esportare riso in Cina potrebbe diventare tra pochi mesi una realtà». Invece no. Secondo la Coldiretti, «nonostante il Ceta, l’accordo di libero scambio tra Unione europea e Canada, il pomodoro ciliegino, che era ben posizionato su quel mercato, è stato bloccato dalla richiesta delle autorità canadesi di importare pomodori senza parti verdi mentre in Cina, anche dopo l’accordo sulla Via della Seta, resta fermo il protocollo d’intesa per autorizzare l’esportazione di riso da risotto con la richiesta di ulteriori informazioni da parte del governo di Pechino su quantità, superfici investite a riso in Italia, volumi importati ed esportati e una scheda sui trattamenti. Sull’impiego di particolari prodotti fitosanitari è poi incagliata la trattativa per consentire l’arrivo del riso tricolore anche in India».

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