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COLDIRETTI ROMPE CON BONDESAN

Bondesan

Parole durissime che sanciscono la fine di un amore. Galeotta fu la siccità a interrompere il buon rapporto – così era parso a tutti – tra il presidente dell’Ovest Sesia Stefano Bondesan e la Coldiretti. La quale oggi parla di «misure inique che vanno a mettere ancora più in ginocchio gli agricoltori che stanno vivendo una situazione gravissima e che rischiano di vedere svanire il loro raccolto». Questo il pensiero di Coldiretti Vercelli-Biella sui provvedimenti adottati da Ovest Sesia per combattere l’emergenza idrica sul territorio. Nello specifico, il consorzio, ha deliberato nella riunione tenutasi martedì 21 giugno di disporre il divieto della bagnatura dei secondi raccolti e proibito la bagnatura delle colture arboree impiantate da più di tre anni.

SCELTA INIQUA

«Non è sicuramente questa la soluzione per risolvere il problema che va a colpire direttamente una parte di imprenditori agricoli – affermano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani – Si tratta di una decisione totalmente iniqua. Vietare la bagnatura dei secondi raccolti in un’annata caratterizzata dalla scarsità delle materie prime e dall’aumento dei prezzi significa mettere in ginocchio quegli agricoltori che da mesi avevano programmato questo tipo di coltivazione reperendo i mezzi tecnici necessari».

COLTURE ARBOREE

«Ugualmente ingiusta – proseguono – è la decisione di sospendere la bagnatura delle colture arboree impiantate da più di tre anni. Questa scelta va a colpire direttamente tutto il comparto frutticolo. La siccità fa sempre più paura e servono delle misure immediate, ma questo non è il percorso adatto. Chiediamo maggiore flessibilità e la deroga straordinaria al deflusso minimo vitale per evitare di perdere alcune delle colture fondamentali. E’ urgente che i gestori dei bacini idrici montani ad uso idroelettrico consentano il rilascio  di una  maggiore quantità d’acqua per l’intero arco della giornata».

LA RISPOSTA DI OVEST SESIA

“Comprendiamo (ndr il comunicato di Coldiretti) che vi sia preoccupazione per le aziende agricole del comparto frutticolo ingenerato da questo periodo straordinario su cui Regione Piemonte ha già chiesto lo stato di Emergenza – replica Ovest Sesia-. Il Presidente di AIOS, il suo Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dei Delegati all’unanimità, 10 giorni fa, ha deciso di intraprendere qualsiasi azione per salvare le oltre 3.400 aziende agricole associate.

La situazione odierna è tale che solo due terzi delle imprese agricole hanno, ad oggi, un raccolto garantito a fine stagione e le molte altre aziende rischiano il fallimento stante i cospicuiinvestimenti effettuati. Le coltivazioni ormai sono in uno stato di grave sofferenza dovuta alla siccità, pertanto l’Assemblea allargata a tutti i Presidenti dei Distretti Irrigui, ai Tenimenti Isolati,presenti anche alcuni rappresentati delle organizzazioni agricole, ha condiviso all’unanimità non solo la distribuzione dell’acqua a tutti per garantire il primo raccolto ma anche attraverso azioni decise verso le istituzioni per ottenere concessioni provvisorie (fino alla prima decade di settembre) da laghetti di cava e pozzi dismessi.

Non è mai stata deliberata l’interruzione di fornitura d’acqua per i frutteti

Con il contributo di tutti, attraverso i Presidenti dei Distretti e una corretta programmazione fra le nostre zone, si sta cercando di distribuire l’acqua a turnazione fra le diverse aziende e le diverse colture.

Infine per il comparto zootecnico è stata predisposta un’ordinanza di precisazione e pertanto verranno bagnati i secondi raccolti destinati all’alimentazione del bestiame.

Tali azioni sono intraprese nel rispetto assoluto del principio di solidarietà fra aziende agricole.

Si sta lavorando con il coordinamento della Regione e delle Provincie per ottenere prelievi eccezionali che consentirebbero di calmare gli animi esasperati, che portano sempre di più a illeciti, compresi i furti d’acqua. 

Si ritiene che tutti gli associati siano di pari dignità e l’Associazione debba cercare in questo momento iniziale della stagione di promuovere il principio di equità anche utilizzando metodi mai intrapresi e sensibilizzare le coscienze affinché si possa affrancare quel principio di solidarietà reciproca che è necessaria in questo periodo di gravissima crisi idrica e che è stato alla base della fondazione di questa Associazione”.

 

 

 

 

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