Il comparto risicolo ed, in particolare, il decreto sul commercio interno sono stati oggetto del tavolo di lavoro tenutosi presso la Regione e ora la Coldiretti esige un’accelerazione. La chiede esplicitamente all’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero. Noi seguito il testo del comunicato emesso dall’organizzazione sindacale. «Da tempo Coldiretti sta lavorando affinché venga approvato il decreto sul commercio interno del riso – spiega Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo – Il percorso ora può essere più agevole poiché l’articolo 31 del Collegato Agricolo conferisce piena delega al Governo per il sostegno al comparto. Auspichiamo, quindi, che la Regione intervenga, attraverso la Conferenza Stato/Regioni, per far sì che il decreto venga definitivamente approvato in tempi brevi».
«Il Piemonte è particolarmente vocato alla risicoltura, soprattutto nelle province di Novara e Vercelli – sottolinea Delia Revelli Presidente di Coldiretti Piemonte – con una superficie complessiva di circa 70 mila ettari, 1.100 aziende ed una produzione di oltre 5 milioni di quintali. L’approvazione di tale decreto è quindi importante per arrivare ad avere una chiara disciplina nel commercio del riso e tutelare sempre di più la produzione italiana e piemontese nei confronti di quella con provenienza straniera».
Il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa, conclude così: «Il nostro riso è penalizzato dalla mancanza di trasparenza sull’origine con il rischio che venga spacciato come italiano quello proveniente da altri Paesi. Per questo è necessario rendere obbligatoria una normativa sull’etichettatura d’origine, a tutela anche della salute dei consumatori e per preservare veramente il riso Made in Italy. Proprio l’articolo 32 del Collegato Agricolo, oltretutto, dà al Governo piena delega per poter legiferare su questo tema, individuando strumenti innovativi di tracciabilità che possano dare precise informazioni sull’origine del prodotto».