Pare che sia finita la luna di miele tra la Regione Piemonte e la Coldiretti. Colpa del Psr. In questi giorni la bonomiana ha organizzato due appuntamenti interni, come raccontano i suoi dirigenti, «per approfondire le criticità emerse con l’apertura dei Bandi relativi alle Misure di investimento per le imprese agricole ed in particolare per i giovani». Senza lesinare i giudizi critici: «Abbiamo incontrato l’Assessore Ferrero ai margini del convegno sull’agricoltura sociale, lo scorso 22 gennaio a Carrù, per determinare l’incontro odierno – ha spiegato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – E’ diventato indispensabile un confronto con i vertici regionali dopo i problemi scaturiti con la precipitosa apertura dei Bandi relativi alle Misure 4.1.1. e 4.1.2». Pare, infatti, che ad un mese dalla messa in esercizio dell’applicativo SIAP on-line su 700 domande presentate, poco più di un decimo sia riuscito a conseguire l’ammissibilità… «E’ necessario che le aziende, soprattutto quelle professionali, abbiano un accesso semplificato ai finanziamenti, evitando complicazioni burocratiche che rischiano solo di svilire l’efficacia degli interventi», commenta a tal proposito Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte. L’organizzazione ha dato il massimo contributo alla nascita di questo piano ma adesso qualcosa è cambiato. «Non potremo concedere ad alcuno di impedire che il PSR possa realizzarsi attraverso azioni fruibili ed efficaci, che rispondano agli effettivi bisogni delle nostre imprese» osserva l’organizzazione piemontese, che, in un documento redatto con un linguaggio inusualmente esplicito, sostiene addirittura di voler lanciare «un chiaro messaggio all’Assessore Ferrero, ma soprattutto alla struttura regionale coinvolta». Uno scontro così duro con gli uffici è sicuramente una novità. (27.01.2016)
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