L’accordo Mercosur affossa il Made in Italy a tavola con pesanti ripercussioni per i consumatori e gli agricoltori italiani legate all’invasione di prodotti stranieri a dazio zero e al via libera ai tarocchi delle più note specialità tricolori. A denunciarlo è Coldiretti in riferimento al negoziato commerciale che l’Unione Europea ha intrapreso con i Paesi del mercato comune dell’America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. «Il timore è anche per la risicoltura Made in Piemonte che è già messa in crisi dalle importazioni a dazio zero dal sud est asiatico – sottolinea Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo – In sud America, in particolare in Brasile ed in Argentina, si producono 25 milioni di tonnellate di riso, ma a preoccupare è la qualità del prodotto. Ad un passo dall’arrivo dell’etichettatura in Italia, questo accordo rischia di aggravare ulteriormente la situazione già difficile che stanno vivendo i nostri imprenditori risicoli. Un accordo che ancora una volta vede il settore agricolo trattato dall’Ue come merce di scambio senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale ed ambientale – sostengono Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Sicuramente, nei Paesi Mercosur, gli standard qualitativi ed i controlli sono diversi da quelli a cui dobbiamo attenerci in Italia ed in Europa per questo non avremmo garanzie sui prodotti e sulla loro tracciabilità. Continuiamo a seguire il negoziato, quindi, difendendo il lavoro delle nostre imprese agricole e le richieste dei consumatori che chiedono, prima di tutto, la trasparenza».
PREOCCUPA L’ACCUMULO NEVOSO
L’analisi idrologica a cura di Confagricoltura Pavia e di Alberto Lasagna