I dati sull’import di riso dal Myanmar confermano “la necessità di una rapida conclusione dell’inchiesta sulla clausola di salvaguardia: gli importatori stanno riempiendo i magazzini in previsione di un rialzo dei dazi e l’Europa non può più aspettare” ci dichiara Paolo Dellarole, di Coldiretti, che torna anche sull’importanza “dell’etichettatura obbligatoria per dare concretezza al nostro impegno etico verso il consumatore e non solo. Non dimentichiamo infatti che nell’ex Birmania impiegano bambini nella coltivazione del riso e deportano intere popolazioni per intensificarla” dice, riferendosi allo scandalo dei Rohingya. Nei giorni scorsi, l’Ente Risi ha pubblicato i dati sull’import dai Pma da cui si evince che “ per la prima volta da quando l’Ue ha accordato al Myanmar di poter importare riso a dazio zero, il livello di importazione nel periodo compreso tra settembre 2017 – luglio 2018, ha raggiunto, per il riso semilavorato e lavorato, un volume record di 109.557 tonnellate rispetto alle 65.800 tonnellate della scorsa campagna. Nel dato, si precisa, non sono comprese le rotture di riso che fanno segnare anch’esse un grave aumento, situandosi a 282.489 tonnellate (+19.422 t, +7,4%) rispetto allo scorso anno”.
PAGANINI PREMIATO DAL MERCATO
Paganini resiste al brusone più del Vialone Nano, assicura un 20% in più di produzione e anche rese più elevate e stabili